"Tutto è fatto per il futuro, andate avanti con coraggio".

Pietro Barilla

Al Premio Franco Cuomo il messaggio del segretario generale delle Nazioni Unite Guterres

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Grande successo anche per la quinta edizione del Franco Cuomo International Award di quest’anno, al quale è arrivato il messaggio di saluti del Segretario Generale delle Nazioni Unite  António Manuel de Oliveira Guterres, affidato all’economista e giornalista Roberto Savio, direttore internazionale dell’European Center for Peace and Development -Università della Pace dell’Onu.

A scrivere la trama del  premio, che, diversamente da  molti altri. non è una mera passerella di vip, ma uno spazio prestigioso di confronto e di riflessione su  grandi questioni che animano il dibattito nazionale e internazionale,  anche quest’anno  scrittori, giornalisti, artisti e imprenditori, individuati dalla giuria, ciascuno impegnato in prima linea attraverso il proprio talento, a rendere migliore il mondo intorno a noi, ad abbattere muri e a costruire ponti, a contrastare ignobili rigurgiti di intolleranza e razzismo, a fermare la corsa verso la distruzione del nostro habitat, a valorizzare il sud martoriato della nostra Italia,  usando le armi inconsuete della bellezza, della poesia, della scrittura, della creatività e dell’impegno civile.

Ecco i loro nomi:

Per la sezione Letteratura il Franco Cuomo International Award alla carriera è stato assegnato a Lia Levi, il cui ultimo romanzo “Questa sera è già domani” (Edizioni E/O) svela di come, tra scetticismo e indifferenza, il fascismo arrivò nel 1938 a promulgare le leggi razziali. Un romanzo intenso in cui la scrittrice, “attraverso la vita di una famiglia ebraica e gli occhi di un bambino, ricostruisce una delle pagine più tragiche della nostra storia e della storia dell’umanità, raccontando come, tra scetticismo e indifferenza, il fascismo arrivò nel 1938 a promulgare le leggi razziali. Una prova di grande letteratura, ma anche un monito sommesso a mantenere sempre alta la guardia nella difesa di quei diritti e quelle libertà che si ritengono acquisiti”. Il premio è andato poi a Mimma Pisani, compagna dell’artista scomparso Vector Pisani, critica d’arte, autrice di numerose raccolte di versi e di un romanzo, appena pubblicato, dal titolo “Muraglia”, spaccato della società meridionale del secondo Novecento, e per la letteratura straniera alla poetessa marocchina Mounya Allali, che è anche da sempre impegnata in prima linea a promuovere il dialogo, le cui bellissime parole e i cui bellissimi versi letti nella sua lingua, l’arabo, hanno suscitato grande emozione, toccando il cuore di tutti.

Per la sezione Giornalismo il premio  alla carriera è andato ad Antonio Di Bella, che quest’anno festeggia i 40 anni di attività. Un grande protagonista dell’informazione radio televisiva, particolarmente sensibile – qualità assai rara sul grande schermo- alla cultura, alla storia, all’arte, al teatro, alla poesia.

Per la sezione Saggistica, due sono stati i  vincitori: Rita Parsi, per il suo libro “Generazione H”, che ci offre un ritratto straordinario dei giovani di oggi, nativi digitali e cittadini virtuali del mondo, e Heikki Solin, per i suoi importanti studi filologici ed epigrafici sulla Roma antica.

Per la sezione Teatro, l’award speciale alla carriera è stato assegnato a Pino Micol, attore e regista, che ha riscosso e continua a riscuotere grandi successi e che è stato tra l’altro protagonista sul palcoscenico dello storico Cyrano, messo in scena da Maurizio Scaparro proprio nella memorabile traduzione dal francese di Franco Cuomo.  Per il prezioso lavoro che sta portando avanti in prima linea nel quartiere di San Giovanni a Teduccio, una delle periferie urbane più desolate di Napoli, la giuria ha premiato Francesco Di Leva, che con il suo Nest, Napoli Est Teatro, è impegnato nella mirabile opera di sottrarre il quartiere al degrado e trasformare il Nest in una eccellenza del teatro italiano e fucina di giovani artisti. Il premio della Presidenza Sezione Giovani per il teatro è stato assegnato invece a Guenda Goria per la sua interpretazione di Clara Schumann ne “La pianista perfetta.

Per la sezione Arte, l’award è andato a due artisti: Ubaldo Bartolini, per la potenza poetica ed emozionante del suo linguaggio creativo e a Bruno Ceccobelli, per il suo straordinario percorso e la singolarità della sua opera, espressione di una profonda e incessante ricerca alle radici misteriose dell’essenza umana; ma anche a un imprenditore, Sergio Longo, collezionista e mecenate, che ha dato vita nei suoi edifici industriali di Cassino al Camusac, Museo d’Arte Contemporanea.

Il Premio speciale internazionale, ECPD, Centro Europeo per la Pace e lo Sviluppo-Università della Pace delle Nazioni Unite, è stato assegnato quest’anno alla giornalista, politica, ambientalista, Grazia Francescato, che ha dedicato la sua vita interamente e integralmente a una grande e importante missione. “Si è sempre battuta e continua a battersi – come si legge nelle motivazioni- per garantire, preservare e migliorare le condizioni dell’essere vivente nel suo habitat, in una società fondata su ideali di equità e giustizia, nella consapevolezza dell’esistenza di un legame inscindibile tra l’uomo e il cosmo”.

I Premi della Presidenza di questa edizione sono stati attribuiti a Cinzia Catalfamo presidente della Fondazione Akbaraly per il suo impegno accanto ai più fragili, accanto alle donne colpite dal cancro al seno in Africa; a Elena Rossi,  scrittrice esordiente, che dedica la sua vita a costruire ponti tra diverse culture; a Vazapp , gruppo di imprenditori del Sud che sta cercando di rilanciare in chiave nuova il settore agricolo della Capitanata, catalizzando i più giovani e contrastando attraverso le armi della socialità e della cultura il grave fenomeno del caporalato che affligge il Tavoliere.

Intellettuali, tutti, che non se ne stanno rinchiusi nelle loro torri d’avorio, ma che partecipano attraverso le loro opere, il loro agire autorevole  alla vita del nostro Paese e  dell’Europa, alla loro crescita culturale. Un esempio per tutti a mai tirarsi indietro,  a tenere sempre alta la guardia in difesa di grandi inderogabili valori universali, che sono libertà, solidarietà, uguaglianza,  valori alla base dei diritti umani – la cui dichiarazione compirà tra qualche giorno i 70 anni-  pilastri della nostra democrazia, che bisogna costantemente difendere affinché  mai traballino.

Stracolma  la bellissima sala Zuccari di un pubblico che ha seguito con grande interesse la manifestazione, condotta dal  Giampiero Marrazzo e aperta da Alberto Cuomo, che ha rievocato  la figura del padre ,  e dal professore Antimo Cesaro,  docente universitario di Scienza e filosofia politica ed ermeneutica del linguaggio politico ed ex sottosegretario ai Beni Culturali, che ha analizzato l’opera complessiva dello scrittore, giornalista, saggista e drammaturgo cui il Premio è intitolato.

Sono intervenuti alla cerimonia, che si è tenuta il 3 dicembre  Palazzo Giustiniani a Roma,  l’ambasciatore del Marocco,  Hassan Abouyoub,  Abdallah Reduan, Segretario Generale della moschea di Roma, Pinuccia Montanari – Assessore Sostenibilità Comune di Roma; il sindaco di Todi Antonio Ruggiano, l’assessore alla cultura del Comune di San Severo,  Celeste Iacovino, Fulco Alessandra Vivarelli – Unhcr, L’Agenzia dell’ Onu per i rifugiati , la professoressa Maria Amata Garito, Rettore dell’Università Telematica Internazionale Uninettuno,  Arja Karivieri, Direttrice dell’Institutum Romanum Finlandiae, la corrispondente dall’Asia del Financial Times, Stefania Palma,

Scheda del Premio

Il ‘Franco Cuomo International Award’, nato nel 2014 e  presieduto da Velia Iacovino e Alberto Cuomo,  è il premio dell’Associazione Ancislink fortemente voluto dal suo presidente Franz Ciminieri e  intitolato allo scrittore, giornalista e drammaturgo scomparso nel 2007; un riconoscimento, n che si propone di valorizzare nuove forme di espressione culturale, sociale e umana nel segno dell’opera di Cuomo, intellettuale sensibile e raffinato che sapeva analizzare l’agire umano e il mondo da molteplici punti di vista e che ha raccontato il suo tempo, attraverso la cronaca, la storia, i suoi romanzi e le sue pièce teatrali.

L’iniziativa, che ha il patrocinio dell’ECPD, il Centro Europeo per la Pace e lo Sviluppo-Università della Pace delle Nazioni Unite, intende stimolare il dibattito nazionale e internazionale intorno ai grandi temi sociali, premiando quanti, tra i protagonisti del nostro tempo, si sono distinti nella Letteratura, nel Giornalismo e nella Saggistica, nel Teatro e nell’ Arte, ma anche in altri importanti segmenti della nostra società. Partner del ‘Franco Cuomo International Award’ è “Il Meglio della Puglia”, la prima Associazione di Capitanata (Provincia di Foggia) che ha come obiettivo la valorizzazione e diffusione delle eccellenze del territorio.

Il premio si avvale di una prestigiosa Giuria di respiro internazionale, guidata dall’ispanista e critico d’arte Otello Lottini, e di cui fanno parte Emilia Costantini, giornalista del Corriere della Sera, critica teatrale e scrittrice; Maurizio Scaparro, regista; Giuseppe Marra, presidente del Gruppo Gmc-Adnkronos; Paolo Acanfora, docente di Storia contemporanea alla Iulm di Milano; Samir Al Qaryouti, giornalista, decano della stampa estera, opinionista di France24; Piotr Salwa, direttore dell’Accademia Polacca delle Scienze di Roma, già docente di letteratura italiana all’Università di Varsavia; Maria Pia Fiorentino, giornalista e direttore dell’Eterno Ulisse; Giancarlo Bosetti, giornalista, direttore di Reset; Piero Gambale,  funzionario parlamentare.

 

NOTE BIOGRAFICHE

FRANCO CUOMO

“…desideravo scrivere intensamente, facevo il giornalista ma non mi bastava”

Dagli esordi teatrali con Carmelo Bene, alla saga di Gunther d’Amalfi, cavaliere templare con cui fu finalista due volte al Premio Strega, a “I Dieci”, il saggio che ha squarciato il velo di silenzio sugli scienziati italiani che elaborarono il Manifesto della razza: la storia è il sottile filo rosso che lega tutta la produzione di Franco Cuomo, giornalista e scrittore, scomparso a Roma il 23 luglio 2007, tra gli autori italiani contemporanei più interessanti, poliedrici e originali. Che si trattasse di lontano medioevo o dei nostri giorni, Cuomo amava indagare nelle pieghe e nei misteri che scandiscono il corso dell’umana vicenda. Tra i suoi testi teatrali più famosi “Caterina delle Misericordie”, “Giovanna d’Arco e Gilles de Rais”, “Nerone”, “Una Notte di Casanova”, “Addio Amore” che ricostruisce la tragedia di Beatrice Cenci, una celebre traduzione del “Cyrano” di Edmond Rostand e del “Caligola” di Camus. Tra i romanzi, l’ultimo è stato il “Tradimento del Templare”, pubblicato nel 2008 da Baldini Castaldi Dalai;  “Il romanzo di Carlo Magno” in 5 volumi (Newton Compton 1998-2000 ), “Il signore degli Specchi” (Newton Compton 1991),” “Scroll” (Solfanelli 1990), dedicato a Shakespeare, “I Semidei” (Rusconi 1995) che racconta gli anni e i protagonisti di tangentopoli, “I sotterranei del cielo” (Baldini Castaldi Dalai 2001), “Il Tatuaggio” (Baldini Castaldi Dalai 2002), “Anime Perdute” (Baldini Castaldi Dalai 2007). Tra i saggi di Cuomo, tradotti anche all’estero, grande successo hanno riscosso oltre a “I Dieci”:” L’elogio del Libertino”, “Gli ordini cavallereschi nel mito e nella storia”, ripubblicato in due volumi con il titolo” La cavalleria” e “L’altra cavalleria” dalla casa editrice Tipheret, “Le Grandi Profezie”, “Storia ed epopea della Cavalleria”, “Santa Rita degli Impossibili”.

 

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