Il guaio del nostro tempo è che il futuro non è più quello di una volta.

Paul Valéry

Arabia Saudita: la rivoluzione in 100 giorni di re Salman

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arabia sauditaIl nuovo re saudita Salman Bin Abdel Aziz, salito al trono solo lo scorso 23 gennaio dopo la morte del re Abdullah, ha compiuto nei suoi primi 100 giorni di regno una vera e propria rivoluzione interna di tipo politico e amministrativo, dando slancio al ruolo di Riad nello scacchiere mediorientale e nuova linfa agli apparati governativi. E’ questo il dato che emerge da un documentario mandato in onda ieri sera dall’emittente televisiva “al Arabiya”, diviso in tre puntate, dedicato ai primi 100 giorni di governo di Salman. Si tratta di una produzione senza precedenti perché mostra per la prima volta cosa accade nelle stanze del potere di Riad e riprende alcune discussioni registrate durante il consiglio dei ministri, lasciando ad intendere che è iniziata una vera e propria operazione di apertura e trasparenza delle stanze dei bottoni.

Il documentare pone l’accento su una delle caratteristiche del nuovo re saudita che è quella di essere un buon amministratore pubblico. Salman è noto infatti in patria per essere stato a lungo apprezzato come governatore di Riad e vanta un’esperienza di 48 anni di lavoro all’interno delle amministrazioni statali. Secondo gli analisti sauditi infatti in questo momento l’Arabia Saudita non ha particolari problemi politici o economici, bensì necessità di una riforma dal punto di vista amministrativo. Ed è lì che è entrato in gioco il re Salman, emanando ben 50 decreti reali nei primi 100 giorni di governo. Solo la scorsa settimana ha emanato 34 decreti in una notte, per dare stabilità futura al paese tramite la scelta di due nuovi eredi al trono, il secondo del quale in linea di successione è solo trentenne ed è stato scelto per la prima volta tra i nipoti del re Abdel Aziz al Saud, fondatore della dinastia saudita.

Un’altra caratteristica molto apprezzata di questo nuovo monarca è la velocità con la quale prende decisioni e le applica. In poche ore ha cancellato 12 consigli istituzionali sostituendoli con soli due comitati ed attuando un processo di semplificazione burocratica e amministrativa senza precedenti. In questi  primi 100 giorni di governo non si è perso d’animo nel sostituire il ministro dell’Edilizia dopo aver appreso dell’esistenza di una serie di problemi nel settore e aver ascoltato le lamentele della popolazione in merito. A colpire i giornalisti sauditi è il criterio di meritocrazia con cui il nuovo re ha scelto nuovi ministri e funzionari pubblici di alto profilo, scegliendo le persone al di la’ della loro appartenenza alla famiglia reale o meno ma solo in base alle competenze, come il nuovo ministro degli Esteri, Ahmed al Jubeir, ex ambasciatore negli Stati Uniti, che ha preso il porto del principe Saud al Faysal.

Hamza Boccolini

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