Cinquanta sfumature di… noia
Cinquanta sfumature di… noia. E’ vero, il film non l’ho visto, Ma il libro l’ho letto, piena di curiosità, perché carinamente regalatomi dall’amica Silvia.
Cinquanta sfumature di… noia. E’ vero, il film non l’ho visto, Ma il libro l’ho letto, piena di curiosità, perché carinamente regalatomi dall’amica Silvia.
Ognuno di noi ha il suo numero “magico”, quello che ti accompagna per tutta la vita, nei grandi passaggi e fino alle sciocchezze del quotidiano. Ed è inutile negarlo. Anche quando non ci pensi, nei più piccoli dettagli,
La mia generazione, quella dei “bambini Anni ’80” (ma non solo), è stata letteralmente corrotta dai cartoni animati giapponesi. I drammatici odierni rapporti uomo-donna sono il frutto di quella lobotomia frontale.
“Nino è in ritardo. Per Amélie ci sono due spiegazioni possibili. La prima: non ha trovato la foto. La seconda: non ha ancora avuto il tempo di ricomporla perché tre banditi multi recidivi che assaltavano una banca, l’hanno preso in ostaggio.
Ognuno di noi, prima o poi – inevitabilmente – passa dei momenti difficili nella vita. Arriva quel dolore che ti dilania e non ti consente di respirare: per amore, per il lavoro che manca, per la perdita di un caro, per qualsivoglia tipo di sogno infranto
“L’unica cosa di cui dobbiamo avere paura è la paura stessa”. Questa frase fu pronunciata…
Chi non se la ricorda la straordinaria bambinaia piovuta dal cielo? Sì, proprio lei, Mary…
Dopo l’Amore non potevo che affrontare il tema della Follia. Indubbiamente altra faccia della stessa medaglia! Non mi addentro nei meandri delle questioni patologiche di cui, tra l’altro, siamo letteralmente circondati dopo la chiusura dei manicomi in Italia con la Legge Basaglia. Tutti fuori.
Oggi, lunedì 24 novembre 2014, avvio questa rubrica con la domanda delle domande. Il quesito su cui filosofi, drammaturghi, poeti e mistici, dalla notte dei tempi, si sono scervellati: che cos’è l’amore? Potrebbe sembrare, per la sua semplicità, un interrogativo banale. E molti di voi potrebbero…
Qualche sera fa, ispirata dalle frequenti cene a casa di mia madre, ho scritto su Facebook un post ironico circa gli improbabili nomi di una telenovela di grande successo da lei seguita. Il testo era questo: “Ammetto con rammarico, io grande amante del trash, di non aver mai approfondito la galassia
“La vita è quel che decidiamo di farne. I viaggi sono i viaggiatori. Ciò che vediamo non è ciò che vediamo, ma quello che siamo”. Fernando Pessoa. Il viaggio ricrea. Il viaggio è sogno. Il viaggio è estensione della propria anima. Non importa dove si approdi, l’importante è come lo si affronta. In q
Il mio migliore amico, Fabrizio Bartoccioni, nel lontano 2006 lanciò una sfida grandiosa: creare da zero una Fondazione che si occupasse di ricerca sulle lesioni midollari. E lo fece perché lui, all’età di diciassette anni e a causa di un disgraziato tuffo in piscina, finì su una sedia a rotelle…