Il futuro entra in noi, per trasformarsi in noi,
molto prima che accada.

Rainer Maria Rilke

LA CINA E’ PIU’ VICINA. ALL’EXPO CON CIFRE RECORD

1

I rapporti di amicizia tra l’Italia e la Cina sono antichi e contano più di duemila anni, i nostri Paesi hanno creato stabilità e mutua crescita avvicinando l’Oriente  all’Occidente su basi economiche e di amicizia. I rapporti bilaterali instaurati fanno sì che l’Italia sia il 5° partner commerciale europeo con un investimento da parte della Cina di 8 miliardi di dollari con l’accordo sottoscritto dal nostro Premier Matteo Renzi e dal Premier Li keqiang durante la visita in Italia.

Un milione di biglietti per l’Expo di Milano

Ambiziosi sono gli obiettivi futuri, che guardano all’Expo e che vedono la Cina come il più grande espositore ed investitore. Per l’Expo sono stati venduti già 1 milione di biglietti per altrettanti turisti in arrivo in Italia. Non è da sottovalutare che , da gennaio ad agosto 2014, la Cina ha investito in Italia circa 5.7 miliardi di euro per l’export verso il proprio Paese per tecnologie nel tessile, nel design, nella produzione manifatturiera, nella scienza ed innovazione, nella sanità.

La Cina è la seconda potenza economica del mondo ed  è aperta a riforme di crescita, ha permesso lo sviluppo della presenza degli stranieri nel suo mercato per creare un miglioramento e un aumento dell’economia interna; oggi il governo cinese è sempre più impegnato alla costruzione di uno stato di diritto che offra stabilità economica e crescita.

 

cina expo 2015

Il ruolo dei giovani nella new economy

Soffermandoci sui rapporti Europa – Cina e sull’importanza per l’Europa di recuperare competitività, possiamo dire che la Cina è protagonista nel mercato internazionale e lo ha dimostrato il ruolo che ha avuto durante il vertice APEC a fronte dell’accordo sul clima tra Cina e USA.I giovani sono un ponte di amicizia tra i due  Paesi . Nel 2005  il Presidente Ciampi partì con soli 300 studenti cinesi in Italia, ora i numeri di immatricolati sono decuplicati. Nel 2012 il numero degli studenti cinesi  è passato a 14.000 in Italia e 4.000 studenti italiani in Cina. Il programma Confucio conta già 11 centri di ricerca, per innovazione e tecnologia, smart cities, digitalizzazione, con propensione ad un incremento delle attività , per la valorizzazione del patrimonio monumentale, della rete di accoglienza, del turismo. Le università sono dei gioielli, dei fertilizzatori di ricerca reciproca. Dal 2000 ad oggi sono stati intensificati gli scambi culturali con mostre, convegni, conferenze che permettono ai due paesi di conoscersi meglio.

I reciproci rapporti commerciali sono stati rivitalizzati da quando nel 2007 la delegazione guidata da Prodi ha avuto l’opportunità di instaurare e sviluppare una fattiva relazione di amicizia bilaterale. Nella cooperazione l’obiettivo di far crescere quantitativamente la produttività, con alla base innovazione tecnologica, nel rapporto università – aziende.

Ecco il governo Renzi cosa propone

Di attualità è l’incontro  tra il Primo Ministro Renzi e il Primo Ministro Li in Cina dove è stato rafforzato lo scambio universitario tra Cina e Italia . Un forte interesse è stato mostrato verso il nostro sistema sanitario, gli italiani vivono in media 3 anni in più rispetto ai tedeschi e 5 anni in più rispetto agli americani pur investendo molto meno in ricerca e sviluppo. l’Italia deve necessariamente puntare sul mercato dei beni di lusso, istituire degli investimenti incrociati sulla tecnologia strumentale, la nuova via della seta deve svilupparsi su via marittima (merci ), aerea (turismo) ferroviaria ( merci e turismo), portuale, strategico anche per il lavoro con i paesi africani.

Gli investimenti in Italia 

La Cina ha cambiato il proprio modello verso i consumi, la popolazione si trasferisce dalle campagne alle città, ed entrare attivamente in questo mercato sarebbe per l’Italia una scelta politica di grande interesse. Negli ultimi anni i cinesi hanno fatto investimenti per 12 miliardi nel nostro Paese, e questo anno, con la vendita del 40% di Ansaldo Energia e  l’entrata con il 35% del colosso statale cinese  Grid in  CDP Reti , hanno fatto un investimento di 2.1 miliardi di euro ( che sono andati nelle casse dello Stato Italiano) accordo con il quale  distribuiscono energia a 1 miliardo di persone. Importanti relazioni economiche sono state avviate con la Bank of China.

Se vogliamo, e se abbiamo la capacità di utilizzare le nostre tecnologie, potremmo diventare partner strategici per un mercato in grande evoluzione, invece di lasciare ad altri questa grande opportunità.

 

L'Autore

1 commento

Rispondi a Maurizio Cancella risposta