La gente ha sempre dichiarato di voler creare un futuro migliore.
Non è vero. Il futuro è un vuoto che non interessa nessuno.
L'unico motivo per cui la gente vuole essere padrona del futuro
è per cambiare il passato.

Milan Kundera

Droni sempre più presenti: dall’agricoltura alle consegne

0

Il drone? È sempre più “presente” nella vita degli uomini. Sull’argomento ormai vi è un aggiornamento quotidiano: uno degli ultimi ritrovati ad esempio è Air Dog, il drone pensato per chi vuole riprendersi mentre fa sport estremo senza dover pensare al “compagno” di avventura che riprenderà tutto da solo. L’apparecchio di nuovissima generazione è in grado infatti non solo di volare senza pilota, ma di decidere da sé come spostarsi. Dal punto di vista tecnologico droni ed “action Camera” sono due tipi di tecnologie recenti e che in questo caso vanno particolarmente d’accordo. Airdog è il primo drone che unisce queste tecnologie in modo del tutto innovativo, consentendo agli sportivi di preoccuparsi solo di realizzare evoluzioni spettacolari. Le componenti del sistema sono principalmente due: il drone Airdog e il bracciale Airleash.

Il bracciale è il vero sistema innovativo del drone, che comanda e guida non solo i movimenti del piccolo oggetto volante, ma ne comanda anche la telecamera, guarda caso una GoPro, che è gestita da un sistema Gimbal a 3 assi in grado di riprendere stabilmente qualsiasi oggetto in movimento.

Uso sempre meno militare

policeI costi? Molto bassi: basti pensare che droni pronti per il volo sono ora disponibili a poco più di mille euro. Sono così convenienti perché sfruttano tecnologie ampiamente presenti già negli strumenti di comune utilizzo: smartphone o telefoni cellulari, ad esempio, contengono una serie di dispositivi utili nel fare droni, come giroscopi, accelerometri, trasmettitori wireless, processori di segnale e unità GPS. Come conseguenza dell’uso di droni sta diffondendo rapidamente oltre i loro ruoli militari ormai familiari. Droni “civili” vengono utilizzati da aziende che vanno da geometri per utilities, dei corrieri, agenzie di stampa e le aziende agricole.

Le aziende possono risparmiare un sacco di soldi con droni. Dillon Consulting, una società canadese, ha assunto uno per circa $ 7.000 a rilevare una discarica in Ontario. Si calcola noleggiare un aereo con equipaggio o elicottero sarebbe costato almeno tre volte tanto. GeoGIS Consultants, una società a Belgrado, Serbia, mappe paesaggi con laser e altri sensori stradali e costruzione ferroviaria. Si comprò un drone due anni fa per circa 31 mila dollari ed arrestata con aeromobili con equipaggio. Il costo del drone è stato recuperato in soli due mesi, dice Tosa Ninkov, titolare dell’azienda.

Utilizzati anche per la sicurezza e l’attività agricola

Le apparecchiature sono sempre più utilizzate anche per monitorare la sicurezza nei luoghi di lavoro o per arrivare in sicurezza dove l’uomo non può (ad esempio dove un lavoratore dovrebbe arrampicarsi per vedere). Un esempio? AeroHawk può mappare le dimensioni e i contorni di una strada con una risoluzione di circa 2cm. La migliore di un satellite commerciale può offrire è di circa 30 centimetri, ma potrebbe durare più di quattro mesi per prenotare uno e potrebbe costare almeno $ 10.000. Il AeroHawk velivolo simile non ha bisogno di una pista. Si è gettato in aria e recuperato con il paracadute.

Stesso discorso per ciò che riguarda l’agricoltura. Con un drone è possibile sorvolare centinaia di ettari di un terreno, caricare i dati su un server e ottenere una mappa dettagliata sulla quantità di fertilizzante da utilizzare. I vantaggi e i risparmi sono notevoli. E anche la qualità del prodotto (ad esempio il grando) ne risente così come l’ambiente (si riduce il consumo di fertilizzanti) di proteine ​​del grano è anche più alto. Come viene applicato meno fertilizzanti, inquinanti dilavamento nelle correnti si riduce.

I limiti e i problemi legati alla privacy

privacy1Lo sviluppo velocissimo del mercato dei droni e dell’utilizzo che se ne può fare deve fare i conti, però, con tutta una serie di limiti “immateriali”. Negli Usa – come riporta l’Economist – “utilizzare i droni come passatempo è autorizzato dalla Federal Aviation Administration (FAA): le linee guida utilizzate per aeromodelli includono il soggiorno inferiore a 120 metri, lontano dalle aree popolate. Ma volare un drone a fini commerciali è in gran parte vietato”. Ciò risulta un problema per diverse categorie di produttori nonché per l’industria del cinema, che vorrebbe utilizzare i droni per alcune scene importanti. Per questo motivo – davanti al fatto che alcune ditte americane si muovono per le loro operazioni di droni in Canada, Messico e altri paesi in cui le normative sono meno restrittive – i legislatori hanno suggerrito alla FAA di riformare una serie di regole entro il 30 settembre 2015 e permettere il volo di droni per commerciale scopi.

Se le regole dovessero essere riviste le stime suggeriscono come più di 70mila posti di lavoro potrebbero essere creati entro tre anni. Ma sono in tanti temono che la FAA stia usando le preoccupazioni di sicurezza per proteggere i posti di lavoro dei piloti.  La FAA anche multato un uomo di 10mila dollari perché pilotava un piccolo drone di polistirolo attorno a un campus della Virginia per un video promozionale. (Un giudice ha poi annullato la multa): l’agenzia da parte sua ha sostenuto che tutto ciò è necessario per proteggere le persone e le proprietà da un infortunio, e che ha il dovere di garantire droni non interferiscono con l’aviazione con equipaggio.

Insomma, da più parti si teme che le regole per droni civili potrebbero essere onerose. Sempre l’Economist spiega come “Brendan Schulman di Kramer Levin Naftalis & Frankel, uno studio legale di New York, sostengono che le intenzioni della FAA sia quella di richiedere anche ai piccoli droni di essere sottoporsi a un costoso processo di certificazione, molto simile agli aeromobili con equipaggio”.

Gestire il “traffico” dei droni

La NASA, l’agenzia spaziale americana, sta costruendo da parte sua un impianto di controllo del traffico per droni. Gli operatori potranno accedere a un sito web e di riserva blocchi di spazio aereo per i voli. Una prima versione del sistema è previsto online a breve. I voli saranno vietati nei pressi di aeroporti e chiusi a un’altitudine di circa 120 metri. Che lascia abbastanza spazio aereo per quello che Accenture, società di consulenza, considera la più complessa missione per la consegna droni-automatizzati civili.

Danilo Patti

L'Autore

Lascia un commento