Che ognuno avrà il futuro che si conquisterà.

Gianni Rodari

Facebook si converte (quasi) all’anonimato

0

Tutto ha avuto inizio dall’impulso generato dall’alternativo social network Ello e dalle contestazioni della comunità Lgbt (Lesbiche, Gay, Bisessuali, Transgender) degli Stati Uniti riguardo l’obbligo di usare il nome di battesimo per registrarsi su Facebook, invece dei nomi con cui si sentono più a proprio agio per manifestare la loro identità sessuale.

Mark Zuckerberg 2Facebook, dopo aver imposto da sempre di dichiarare nome e cognome, fa marcia indietro e lavora ad un’app per dialogare in anonimato. La notizia, non ancora ufficiale, arriva dalla penna di Mike Isaac del New York Times che ha parlato con alcune persone coinvolte nel progetto guidato da John Miller. L’idea sarebbe partita dopo l’acquisto della startup Branch, nata per creare piccoli gruppi di discussione.

Il lavoro di preparazione della nuova app prosegue da un anno e dovrebbe essere disponibile tra qualche settimana. Gli utenti potranno quindi usare uno pseudonimo in modo da poter esprimere la propria opinione liberamente su qualsiasi argomento e senza dover rivelare la propria identità.

Nonostante Mark Zuckerberg, fin dalla nascita di Facebook, si sia sempre dimostrato restio ad accettare l’anonimato sul suo social network, negli ultimi tempi ha parzialmente cambiato idea, riconoscendogli dei vantaggi, primo fra tutti la maggiore disponibilità da parte degli utenti a discutere su argomenti particolarmente delicati.

L'Autore

Lascia un commento