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Abraham Lincoln

Immigrati. Basta morti nel mare, la Libia chiave di tutto

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“E’ essenziale stabilizzare la Libia, per combattere mercato nero, immigrazione clandestina, violenze d’ogni tipo”. Con queste parole  l’Associazione Medici di origine Straniera in Italia(AMSI), le Comunità del Mondo Arabo in Italia (Co-mai)e l’ Unione Medica Euromediterranea (UMEM,)insieme alle associazioni aderenti al Movimento internazionale “Uniti per Unire” commentano con angoscia, ,rabbia e delusione l’ennesima notizia tragica di migranti morti in mare,3 persone salvate e 117 dispersi ( sull’ accaduto sono in corso due indagini, di due diverse Procure). Il tutto nel silenzio assordante dell’ Unione Europea e della diplomazia internazionale, che non ha saputo né prevenire nè comprendere, trovando soluzioni tempestive al problema immigrazione, sottolinea dal canto suo il Prof.Foad Aodi, medico fisiatra, fondatore  di Amsi  e Consigliere dell’ Ordine dei Medici  di Roma, coordinatore delle aree  Rapporti con i Comuni e Affari Esteri e  Riabilitazione dell’ OMCeO.  Che ricorda di aver ribadito – proprio durante il Convegno sulla Libia organizzato dall’ associazione “OmeGA” il 17 gennaio – la necessità di intensificare l’impegno per la stabilizzazione della Libia. Impegno fondamentale per combattere il mercato nero degli esseri umani, l’immigrazione clandestina e la violenza sulle donne e sui minorenni .       “Non sono poi ammissibili i continui slogan razzisti sulla pelle dei migranti per fini politici”, continua Aodi: che chiede al Governo italiano più impegno e concretezza nel campo dell’immigrazione, a favore della stabilizzazione della Libia e dell’attuazione degli accordi bilaterali , e una vera cooperazione internazionale per far diminuire le fughe dai Paesi del Terzo Mondo verso l’Italia e l’Europa.

 

 

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