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Alan Kay

Germania-Grecia. La partita la decide il biglietto verde?

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germania greciaI diktat presentati dall’Eurogruppo alla Grecia, copia perfetta delle proposte tedesche di Schauble & co., debbono essere approvati entro 72 ore da Atene. I negoziati dentro il governo greco sono iniziati, ma ottenere un sì in un tempo così ristretto sembra proprio difficile e soprattutto le richieste sono quasi impossibili da soddisfare. La Grecia ha le sue colpe, ma provocare una Grexit facendo ricadere su Atene la responsabilità politica potrebbe sembrare proprio una fina manovra di guerra senza cannoni e con tanti portafogli da riempire. Solo dopo il via libera all’attuazione di tutte queste misure e l’approvazione del Parlamento greco ad aderire a tutti gli impegni presi con l’Eurogruppo, potranno iniziare i negoziati. 82-85 miliardi di euro sono stati stanziati per il salvataggio della Grecia. Un salvataggio che potrebbe far gola agli spagnoli di Podemos e ai portoghesi di Bloco de Esquerda, per arrivare dritto all’Italia e alla Francia i due grandi malati d’Europa too big to fail senza conseguenze sistemiche. Quest’anno votano Estonia, Portogallo, Spagna e l’inquieto Regno Unito. Il salvataggio della Grecia insomma si presenta come una goccia nel mare rispetto ai seri problemi di sopravvivenza che hanno l’Euro e la stessa Europa. Mario Draghi è riuscito per il rotto della cuffia a scongiurare la tempesta monetaria con il varo del Qe ma il prezzo pagato è stato molto alto. Per Mario Draghi l’euro è e deve essere irreversibile in tutti gli stati membri che l’hanno adottato, perché senza irreversibilità non può esistere una moneta realmente unica.

Intanto, le borse di tutto il Globo fanno grandi affari sullo scetticismo di chi chiede rendimenti più alti e di chi vende il debito per paura di una depressione finanziaria. Alla complessità di questi comportamenti legati alle profezie e alle smentite di una Grexit o non Grexit dobbiamo aggiungere il giudizio delle agenzie di rating, accuse e controaccuse, sospetti, un caos che è difficile controllare vista la velocità delle informazioni. Oggi la partita si gioca a breve termine e il rischio è molto alto. L’Euro dispone di una vasta area di utilizzo, ma l’incidenza di questa moneta al di fuori dei confini Europei è limitata rispetto a quella del dollaro, l’utilizzo dell’Euro resta in gran parte confinato negli Stati che l’hanno adottato. Il valore intrinseco di una moneta dipende dall’autorità Politica e militare di chi la batte, nonché dalla percezione di forza che essa ha sul mercato. Negli anni 90 i dirigenti di Bruxelles hanno pensato fosse possibile creare una moneta senza Stato. Gli americani invece abituati a ragionare in termini imperiali, riconoscono che la solidità delle istituzioni sia l’elemento che determina la forza del dollaro. Sono loro che hanno creato la globalizzazione. A conferma di questo,I Brics l’8 luglio hanno costituito ad Ufa la “ Nuova Banca di Sviluppo “ creata per finanziare progetti infrastrutturali. Il capitale della banca è inizialmente di 100 miliardi di dollari. La Cina vi contribuisce con 41 miliardi di dollari, Brasile, India e Russia con 18 miliardi, la Repubblica Sudafricana con 5 miliardi. Il primo finanziamento verrà assegnato all’inizio del prossimo anno. Il pool è stato creato affinchè le Banche Centrali dei Paesi Brics possano disporre reciprocamente di risorse per affrontare eventuali problemi con la liquidità in dollari e compensare deficit di bilancio.

Un meccanismo cautelare contro i rischi finanziari legati alla situazione sui mercati mondiali. I progetti sono tanti e alcuni di essi sono già accuratamente delineati. La nuova Banca intende greciafinanziare oltre a progetti per la creazione di grandi infrastrutture anche i progetti di sviluppo delle piccole e medie imprese. Allo sviluppo di quest’ultimo segmento sembra molto interessata la comunità di affari presente nei reciproci Paesi. In futuro saranno possibili anche investimenti stranieri e non si esclude la possibilità di finanziare progetti di Paesi in difficoltà come la Grecia, ha detto Anton Sulianov, Ministro delle Finanze russo, annunciando l’avvio dell’operatività della “ Banca di Sviluppo dei Brics”.  Con il deprezzamento dell’Euro sui mercati internazionali, tra il 2004 e il 2013, Il biglietto verde rimane la moneta di intermediazione per eccellenza. Molti attori del mercato finanziario tra cui la Cina, il Giappone, e le economie del G-20 ( Brasile, Turchia fino al Messico) hanno acquistato sui mercati grosse quantità di dollari con il fine di frenare il rafforzamento delle proprie monete che rischiava di danneggiare l’export, così Wall Street ha mantenuto la posizione di piazza finanziaria più rilevante del pianeta, pur essendo stata quella che ha creato gli sconvolgimenti globali dai quali sembra esserne uscita immune. Gli americani possono dormire sonni tranquilli sulle sorti del loro dollaro. Anche iniziative finanziarie internazionali, da qualsiasi area geopolitica provengano, adottano il dollaro e non l’euro per garantire il proprio sistema bancario.

Simona Agostini

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