Sogni, promesse volano... Ma poi cosa accadrà?

Gianni Rodari

Gli arabi in Italia, no a strumentalizzazioni elettorali su profughi e immigrati

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La Co -mai plaude alla liberazione di Mosul; #SCENDIAMOinCAMPO per difendere la nostra dignità, contro le strumentalizzazioni elettorali sulla pelle di immigrati e profughi

“Accogliamo positivamente la liberazione di Mosul in Iraq, annunciata ufficialmente dal premier iracheno Abadi “, commenta Foad Aodi, Presidente delle Co-mai ,Comunità del mondo arabo in italia, e dell’AMSI, Associazione Medici d’origine Straniera in Italia, nonchè “Focal Point” per l’integrazione in Italia per l’ Alleanza delle Civiltà (UNAoC), organismo ONU. “E vogliamo ricordare – prosegue – che l’ Italia, da anni, sul terreno immigrazione sta facendo uno sforzo eccezionale; e sappiamo che questo problema non può essere affrontato efficacemente senza una vera politica sovranazionale della UE. Ci vuole un’apposita legge europea sull’immigrazione: che fissi criteri precisi per passare dal caos attuale a una politica d’ immigrazione programmata, e concordata coi Paesi “di partenza” mediante una serie d’accordi bilaterali internazionali. Come proponiamo ormai dal 2000, coi nostri progetti “Buona Immigrazione” e “Buona Sanità ” . Al tempo stesso, diciamo no alle strumentalizzazioni politiche del problema immigrazione, fatte da partiti come da Governi. L’immigrazione, insomma, va affrontata sempre con due marce: quella dell’integrazione e quella della sicurezza collettiva. E tra partenze, arrivi e discussioni sullo “Ius Soli”, noi preferiamo che la diplomazia mondiale possa creare progetti per lo sviluppo, per l’occupazione e per risolvere i conflitti in atto ( dicevamo di Mosul; mentre nel sudovest della Siria è scattata la tregua concordata, ai margini del G-20 di Amburgo, tra Putin e Trump, N.d.R.): così da impedire fughe di massa e fuga dei cervelli, che sono costretti a lasciare i loro Paesi”, conclude Aodi. Invitando tutti gli intellettuali, professionisti, lavoratori (italiani e d’origine straniera ), comunità, associazioni, sindacati ad impegnarsi di piu’ in politica: “e a rafforzare la voce del nostro movimento internazionale, per il dialogo interculturale e inter religioso, “Uniti per Unire”; anche nell’ambito politico e sociale, ed e’ ora che noi #SCENDIAMOINCAMPO”.

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