Il guaio del nostro tempo è che il futuro non è più quello di una volta.

Paul Valéry

I compiti a casa sono inutili o vanno fatti?

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ridimensionaI compiti per casa: necessari o inutili? E’ una questione tanto dibattuta quanto irrisolta, e forse è superfluo farne oggetto di sottili disquisizioni. Ma l’interesse sul tema non si è mai sopito, soprattutto per il forte coinvolgimento delle famiglie, spesso alle prese con la difficoltà di conciliare compiti e impegni sportivi dei propri figli, tutti concentrati, ovviamente, in alcuni pomeriggi della settimana. Insomma, bisogna fare i conti con la vita di tutti i giorni, che preme e richiede risposte chiare in tempo reale.

Più in generale, quello pomeridiano può essere definito come carico di lavoro al quale nessun discente deve sottrarsi, pena il rischio di un apprendimento dal respiro corto (compiti necessari); oppure, solo la scuola, come organizzazione di persone e dispensatrice di procedure,può ritenersi depositaria del processo di formazione dell’allievo, per cui risulta imprescindibile il controllo diretto, nel tempo e nello spazio, quindi all’interno di un sistema di gestione regolato dai soli docenti nel tempo-scuola prescritto, sia del singolo che dell’intero gruppo-classe (compiti inutili).

In questo caso, lo svolgimento dei compiti avrebbe una valenza ridotta, in altre parole, se ne potrebbe fare a meno. Ma la questione è bene che sia affrontata senza preconcetti e massimalismi: non ci sarà mai una formula magica, un dosaggio perfetto di impegni scolastici ideale e ovunque riproducibile. E’ innegabile che la giornata scolastica sia tradizionalmente regolata secondo criteri quantitativi, che hanno subito nel tempo molti cambiamenti, attraverso poche riforme e svariate modifiche. Dovremmo forse chiederci se il percorso della scuola italiana sia stato al passo con le necessità dei tempi e se corrisponde oggi alle esigenze di crescita socio-culturale delle nuove generazioni. In ogni caso, il metro di giudizio non può che essere il risultato complessivo delle scelte dei docenti e delle capacità di applicazione degli studenti, compiti sì o compiti no.

Alfonso Di Lio

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