Il reale scenario dell’Iliade e dell’Odissea è identificabile non nel mar Mediterraneo – dove dà adito ad innumerevoli incongruenze: un clima sistematicamente freddo e perturbato, battaglie che proseguono durante la notte, eroi biondi intabarrati in pesanti mantelli di lana, fiumi che invertono il loro corso, il Peloponneso pianeggiante, isole e popoli introvabili… – ma nell’Europa settentrionale…
L’affascinante e rivoluzionaria teoria, elaborata nel saggio “Omero nel Baltico” dall’ingegnere nucleare Felice Vinci, fine conoscitore delle opere della antichità classica, sta conquistando sempre più consensi. Il volume, pubblicato per la prima volta nel 1995 dall’editore Palombi e ormai giunto alla sesta edizione, accolto con ostilità e freddezza dal mondo accedemico italiano, nonostante la presentazione della prof. Rosa Calzecchi Onesti, nota studiosa e traduttrice dell’Iliade e dell’Odiessea, continua a riscuotere successo e si sta ora facendo strada anche nel mondo accademico. A contribuire inizialmente alla sua fortunata divulgazione fu Franco Cuomo, scrittore e giornalista, che ne firmò la prefazione e che alla originale ricostruzione di Vinci dedicò articoli giornalistici e servizi in tv.
Pubblicato in Russia nel 2004, negli Stati Uniti nel 2006, in Estonia nel 2008, in Svezia nel 2009, nell’aprile 2012 è uscito in Danimarca, dove è stato presentato all’Istituto Italiano di Cultura di Copenaghen, nel dicembre 2012 in Germania e nel febbraio 2016 in Francia. Il 10 aprile del 2017 ad Atene gli è stato dedicato un convegno internazionale promosso dall’Atiner (Athens Institute for Education and Research). Ela relazione presentata dall’autore è stata riportata dall’Athens Journal of Mediterranean Studies (clicca qui)
In sintesi l’ipotesi di Felice Vinci
…Le saghe che diedero origine ai poemi omerici provengono dal Baltico e dalla Scandinavia, dove nel II millennio a.C. fioriva una splendida età del bronzo e dove sono tuttora identificabili molti luoghi omerici, fra cui Troia (nella Finlandia meridionale, a 100 km da Helsinki), Itaca (in un arcipelago danese, l’unico al mondo ad avere tutte le caratteristiche indicate da Omero) e i siti dei viaggi di Ulisse (al di fuori del Baltico, tra le coste e le isole atlantiche della Norvegia). Queste saghe poi furono portate in Grecia, in seguito al tracollo dell’ “Optimum climatico post-glaciale”, dai biondi navigatori achei, migrati dal Nord, che nel XVI secolo a.C. fondarono la civiltà micenea.
Le migrazioni e la memoria dei tempi eroici
Costoro, che erano probabilmente gli iaones omerici localizzabili in Svezia (i suiones citati da Tacito), ricostruirono nel Mediterraneo il loro mondo originario, in cui si erano svolte la guerra di Troia e le altre vicende della mitologia greca, e perpetuarono di generazione in generazione, trasmettendolo poi alle epoche successive, il ricordo dei tempi eroici e delle gesta compiute dai loro antenati nella patria perduta. La messa per iscritto di questa antichissima tradizione orale, avvenuta in seguito all’introduzione della scrittura alfabetica in Grecia, attorno al IX-VIII secolo a.C., ha poi portato alla stesura dei due poemi nella forma attuale.
L’età del bronzo nordica
Essi, riletti in questa chiave, ci danno una testimonianza straordinaria e assolutamente unica del mondo dell’età del bronzo nordica, di cui ci rimangono bellissimi reperti archeologici ma di cui finora non avevamo nessuna testimonianza letteraria: questa rilettura dei poemi omerici sposta indietro di un millennio la storia della preistoria europea! Inoltre questa nuova prospettiva potrebbe favorire un diverso approccio all’idea di unità dell’Europa, basata non più soltanto sull’economia e sulla finanza, ma anche sulla nostra eredità culturale e sulla consapevolezza delle nostre comuni origini.
L’autore ha presentato questa tesi in varie Università, ad esempio a Pavia (cinque volte, a partire dal 2002), a Roma, a Padova ecc. In particolare, l’Università La Sapienza di Roma nel giugno 2012 ha tenuto un convegno intitolato “Le origini nordiche dei poemi omerici” e, successivamente, la prestigiosa Rivista di Cultura Classica e Medioevale – fondata da Ettore Paratore e considerata una delle più autorevoli riviste di Filologia Classica a livello internazionale – ha pubblicato nel 2013 un numero monografico di oltre 350 pagine, intitolato “La Scandinavia e i poemi omerici”, tutto dedicato a questa teoria, con contributi di studiosi italiani e stranieri e un’ampia sintesi dell’autore (DOI: 10.1400/212850).
Inoltre nel 2002 l’autore ha presentato la sua tesi nell’ambito di un convegno internazionale dell’Università di Vancouver, e, successivamente, in un convegno tenutosi nel novembre 2005 presso il Dipartimento di Filologia Classica dell’Università di Riga. I professori del Dipartimento di Filologia Classica dell’Università russa di Saransk hanno integralmente tradotto il libro e lo hanno pubblicato in Russia, dove nel 2004 è stato presentato all’Accademia delle Scienze di San Pietroburgo. Recentemente, nel dicembre 2017, una rivista scientifica dell’Università di Kazan ha dedicato 40 pagine alla teoria.
Il libro è stato pubblicato negli Stati Uniti nel 2006 con il titolo The Baltic Origins of Homer’s Epic Tales. Presso il Bard College di New York, nell’ambito di un corso di alti studi su Omero, nel 2007 sono state tenute varie lezioni basate sull’edizione inglese del volume, che è stato adottato come libro di testo per gli studenti.
Nell’agosto 2007 a Toija in Finlandia ha avuto luogo un seminario scientifico internazionale sull’argomento. Un altro seminario nella stessa sede (identificabile con il sito della Troia omerica) si è tenuto il 23-24 luglio 2011. I relativi atti, pubblicati nell’aprile 2012, sono stati presentati all’Università di Roma in occasione del convegno del 2012.
Tornando all’Italia, una importante recensione è uscita sul “Bollettino della Società Geografica Italiana” a firma del Prof. Claudio Cerreti, Ordinario di Geografia presso l’Università di Roma. L’autore è stato anche chiamato a svolgere un seminario in due lezioni presso il Dipartimento di Geografia della Facoltà di Lettere della Sapienza, nell’ambito di un corso, intitolato “Il mare: mito e letteratura”, dove Omero nel Baltico era indicato fra i testi d’esame, e ha presentato la sua teoria presso la Facoltà di Scienze della Formazione dell’Università Roma 3. L’argomento è stato anche oggetto di una tavola rotonda-dibattito, moderato dalla prof. Giuliana Bendelli dell’Università di Milano, a BergamoScienza 2011: http://www.bergamoscienza.it/ita/Default.aspx?SEZ=6&PAG=58&NOT=184
Così pure, un progetto di ricerca pluriennale europeo su Omero nel Baltico è stato avviato nel 2012 dall’Istituto Superiore Piazzi Perpenti di Sondrio, a cui si sono aggiunti due altri Istituti d’istruzione superiore, rispettivamente in Lituania ed in Turchia: https://www.piazzilenaperpenti.it/presentato-al-liceo-il-libro-omero-nel-baltico-frutto-di-una-buona-scuola/;
Umberto Eco nel suo libro “Storia delle terre e dei luoghi leggendari” cita varie pagine di “Omero nel Baltico”. Il 9 marzo 2015 l’autore è stato invitato a presentare libro e teoria al Campidoglio, sede del Comune di Roma. Tre giorni prima, uno studente dell’Università di Palermo si era laureato con lode in Lettere Classiche discutendo una tesi su Omero nel Baltico. Inoltre, nel novembre 2015 ha avuto luogo a Varese un convegno dell’Università dell’Insubria sull’argomento.
In Svezia è uscito Ilion, un romanzo storico di Malena Lagerhorn, scrittrice di Stoccolma, in cui si immagina la storia di un soldato (svedese) dell’Età del Bronzo, che va a combattere con l’esercito di Agamennone (danese) la guerra di Troia in Finlandia.https://ilionboken.wordpress.com/ilion-en-gang-kommer-den-dag-da-det-heliga-ilion-faller/ La scrittrice ha adottato la geografia omerica nordica proposta in Omero nel Baltico, citandolo ampiamente. Nel 2016 Ilion è stato pubblicato, in inglese, anche negli Stati Uniti.
All’inizio del 2016 è uscito un numero della prestigiosa rivista francese Nouvelle École, con un lungo articolo, annunciato sulla copertina, dedicato a “Omero nel Baltico”. Poco dopo è uscita l’edizione francese, Homère dans la Baltique. (http://www.editions-astree.fr/BC/Bon_de_commande_Homere.pdf), che nel settem-bre 2016 è stata presentata in un caffè letterario di Parigi.
Vi sono sul web vari youtube su interviste dedicate all’argomento, ad esempio
https://www.youtube.com/watch?v=gzBaS2c-1To
Inoltre, una sintesi giornalistica delle vicende legate alla teoria sta sul sito http://www.antoniosocci.com/se-ulisse-navigo-i-mari-del-nord-una-tesi-che-rivoluziona-la-storia-della-civilta/#more-1897
Il più importante canale pubblico in Estonia ha trasmesso un servizio sull’argomento lo scorso 24 gennaio alle ore 20 (https://novaator.err.ee/677080/pealtnagija-achilleus-oli-eesti-kangelane ).