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Alan Kay

Immigrati. La Libia al centro del colloquio tra Rocca (Cri) e Guterres

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“Voglio esprimere la mia solidarietà totale e la mia grande ammirazione per l’operato dei volontari della Croce Rossa Italiana in favore dei migranti”. Con queste parole il Segretario Generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres ha iniziato l’incontro con il Presidente Nazionale della Croce Rossa Italiana, Francesco Rocca, giovedì 17 agosto al Palazzo di Vetro a New York. L’incontro ha rappresentato l’occasione per fare il punto sulle priorità umanitarie sulle due sponde del Mediterraneo. “È stato un onore poter rappresentare gli oltre 160mila volontari della Croce Rossa Italiana in una sede così importante. Mentre aspettavo di entrare nell’ufficio di Guterres -ha detto il Presidente Rocca- sentivo di portare con me le emozioni, la forza, i racconti, la speranza delle migliaia di volontari che ho conosciuto in questi anni e che hanno prestato e continuano a prestare soccorso e aiuto umanitario a chiunque ne abbia bisogno”. “Ho voluto esprimere tutta la nostra preoccupazione –ha continuato Rocca- per quello che sta accadendo nel bacino Mediterraneo e in particolare sull’ ‘appropriazione’ da parte della guardia costiera libica di 70 miglia marittime, dove sono comprese anche le acque internazionali. In pratica le navi delle Ong e la guardia costiera italiana non possono più intervenire in uno dei luoghi in cui si verifica il più grande numero di tragedie con il risultato che ci saranno più morti e aumenterà costo dei viaggi. Per non parlare del fatto che migliaia di persone vengono e verranno riportate in una zona di guerra contro ogni regola del diritto internazionale”, ha aggiunto Rocca.

Il Segretario Generale dell’Onu ha ribadito il suo impegno per la Libia e affinché sia assicurato l’accesso umanitario. “Guterres si sta spendendo per l’accesso nei centri di detenzione dove i migranti vengono rinchiusi e per garantire il rispetto dei diritti fondamentali – ha raccontato Rocca – ovviamente non sarà semplice, ma ci aspettiamo che le Nazioni Unite e la Comunità internazionale si mobilitino. Non si possono abbandonare migliaia di persone in luoghi in cui molto spesso non sono garantiti i minimi standard umanitari”.“Siamo soddisfatti dell’incontro – ha concluso Rocca – per noi era molto importante portare all’attenzione del Segretario Generale delle Nazioni Unite i temi legati ai flussi migratori e anche alle mancanze dell’Unione Europea, che ha di fatto abbandonato l’Italia, come detto anche da Guterres”. Un altro aspetto discusso durante l’incontro è stato il processo di criminalizzazione delle organizzazioni umanitarie che si occupano solo “di salvare vite umane”. La preoccupazione per questa operazione culturale e politica è stata condivisa da Rocca e Guterres.

 

 

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