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Gianni Rodari

Ingress: il gioco “social” che spinge a uscire di casa

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10 milioni è la cifra stratosferica di download di Ingress, un gioco completamente nuovo prodotto da una piccola start-up sotto l’ala protettrice del gigante Google che l’ha aiutato a crescere, senza interferire troppo. Ad oggi si è diffuso a macchia d’olio in tutto il mondo e attraverso tutte le piattaforme possibili: da Android ai dispositivi iOS e molto presto persino sui nuovissimi smartwatch.

Niantic Labs

ingress-punti energia

Niantic Labs prende il nome da una nave baleniera sbarcata a San Francisco durante la corsa all’oro e deve la sua fortuna a questo Ingress, gioco di “realtà aumentata” frutto di anni d’esperienza nel campo del rapporto tra App mobile e realtà circostante, lanciato in una maniera davvero particolare. Nessuno post aziendale, nessun video con le istruzioni per iniziare intanto a dare qualche spiegazione sull’utilizzo. Solo un sito web misterioso e una pagina di Google+ che hanno cominciato a pubblicare indizi incomprensibili: “documenti classificati”, video amatoriali con un pizzico di soprannaturale, poster incomprensibili, tutto senza puntare su un nuovo ipotetico prodotto. Una campagna di marketing suggestiva per incuriosire e per spingere il mondo del web a provare a indovinare cosa fosse Ingress.

Ingress: il mondo come piattaforma di gioco

Anche se in Italia non se n’è sentito parlare tantissimo, o almeno non tra i profani, Ingress è uno dei giochi social più utilizzati al mondo. È nato inizialmente su una piattaforma Android per poi ampliarsi sempre più. È molto differenze dagli altri giochi disponibili perché spinge a uscire di casa, a esplorare, incontrare persone, l’obiettivo di questo nuovo multiplayer, uno sci-fi, è infatti quello di di conquistare portali sparsi per il mondo. Ma il bello è che questi portali sono collegati a strutture esistenti nella realtà; ritroviamo edifici storici, palazzi, statue, piazze che sono punti d’appoggio di due fazioni: Enlightened (gli Illuminati) e Resistance (la Resistenza), due forze con obiettivi contrastanti: una preservare la razza umana rendendola evoluta, e l’altra distruggerla per proteggere il pianeta. In pratica per poter giocare bisogna proprio uscire con il proprio smartphone, camminare e avviarsi verso i punti “energia” segnati sulla mappa in realtà aumentata, sfruttando il Gps. E così il mondo reale si trasforma in una enorme piattaforma di gioco.

Dentro e fuori dal gioco

È attraverso media e applicazioni, come libri, video e fumetti, che la storia viene sviluppata e portata avanti in parallelo al gioco. Ogni giorno su tutte le piattaforme possibili, Twitter, Facebook e Google+ comprese, escono aggiornamenti della Niantic per i giocatori, che sono invitati anche a inviare report utili alla start-up per monitorare la situazione e apportare miglioramenti. Ma l’elemento chiave, ciò che intriga i giocatori di tutto il mondo e che spinge a continuare a giocare a oltranza resta quello di catturare portali, più presenti nei centri città, e guadagnare così sempre più punti e nuovi livelli. I progressi sono mostrati attraverso un indicatore che segnala quale delle due fazioni è in vantaggio.

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Conoscere posti nuovi

Uno degli obiettivi del team di sviluppatori è quello di spingere gli utenti a conoscere posti nuovo giocando, incentivare l’esplorazione dei luoghi. E in più il gioco è anche comodo durante i viaggi, perché quando si visita una città straniera è possibile aprire l’App e gettare uno sguardo sui luoghi (oltre a catturare portali ovviamente). Conquistare e indicare portali di una città porta i giocatori a esplorare i posti, a percorrere vie, quartieri che forse non avrebbero visto in altra maniera. Oltretutto i giocatori possono anche consigliare i luoghi, gli sviluppatori sono aperti a qualsiasi proposta e, se rispettano le regole, possono entrare a far parte del gioco.

In Italia

Pochi giorni fa in Italia sono stati organizzati dei grandi eventi a Roma e Milano per far conoscere il gioco e per attrarre i giocatori, vecchi o nuovi. Gli sviluppatori hanno sfidato i presenti a conquistare portali, ma in questo caso all’interno di zone delimitate, poi alla fine della giornata sono stati proclamati i vincitori. L’evento è stato un successo perché da quanto dicono i creatori la community italiana è molto forte e molto attiva. Per chi si vuole mettere alla prova, presto ci sarà anche un evento a Firenze.

Come guadagna Ingress?

All’interno di Ingress non è presente nessun inserimento pubblicitario, e i giocatori possono accedere gratuitamente. E allora come guadagnano gli sviluppatori di Ingress? Hanno stretto degli accordi con i commercianti e con le aziende in modo che i marchi potessero essere integrati nel gioco. Esempio: un marchio X ha in un paese un portale, perciò i giocatori devono necessariamente trovarsi davanti ai negozi di quel marchio e cercare l’elemento “nascosto”, di solito un oggetto, che rende il proprio personaggio più forte. Un’idea di monetizzazione assolutamente sperimentale che per ora sta dando buoni risultati.

Dalle piattaforme agli smartwatch

ingress il giocoIl successo è stato talmente forte da spingere gli sviluppatori a pensare ad altri supporti che possano ospitare Ingress. Il prossimo sarà proprio lo smartwatch. La Niantic è ancora al lavoro ma conta di avere una versione beta entro l’estate di quest’anno. Anche perché va colto l’attimo, è il 2015 l’anno degli smartwatch e dei weareable in generale.

Un possibile contributo alle mappe Google?

I dati pedonali, i tracciati raccolti da Niantic Labs per il gioco potrebbero contribuire anche a rendere migliori le mappe e i prodotti a realtà aumentata di Google. Perché l’obiettivo principale degli sviluppatori è quello di creare prodotti che facilitino l’interazione con il mondo reale. E Ingress è proprio questo: un modo nuovo di giocare, e una spinta a mettere piede fuori di casa, a scoprire la propria città, a interagire con i luoghi e divertirsi nel farlo.

Ilaria Pasqua

L'Autore

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