La gente ha sempre dichiarato di voler creare un futuro migliore.
Non è vero. Il futuro è un vuoto che non interessa nessuno.
L'unico motivo per cui la gente vuole essere padrona del futuro
è per cambiare il passato.

Milan Kundera

Gli interessi italiani in Grecia

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dalla nostra corrispondente ad Atene

greciaL’incontro romano di Yannis Varoufakis con il suo omologo Pier Carlo Padoan ha molto rassicurato la Grecia. Padoan per Varoufakis non è solo un interlocutore al quale spiegare le proprie ragioni, ma è un partner col quale definire in maniera chiara la strategia per salvare la Grecia da presentare a Bruxelles. Secondo indiscrezioni infatti Padoan non sarebbe stato solo ad ascoltare l’economista greco, ma avrebbe detto la sua, rassicurando Varoufakis e approvando l’idea di usare le leve finanziarie per far uscire la Grecia dalla crisi. Pare infatti che sulla creazione di “bad bank” in grado di eliminare il debito Padoan sia stato buon consigliere di Varoufakis. La proposta tra l’altro convince anche Mario Draghi. Nel documento che Varoufakis sottoporrà a Bruxelles oggi e domani, insomma la Grecia non è più isolata come invece appariva solo 24 ore fa.

“Per ripristinare gli investimenti e il credito a livelli coerenti con la velocità di fuga economica – scrive il ministro greco -, una Grecia in fase di recupero richiederà due nuove istituzioni pubbliche che lavorano fianco a fianco con il settore privato e con le istituzioni europee: una banca per lo sviluppo che sfrutta i beni pubblici e di una ‘bad bank’ che permette al sistema bancario di far uscire in qualche modo le attività non performanti ai privati, per poi ripristinare il flusso di credito alle imprese redditizie, orientate all’esportazione”. Serve a questo tra l’altro l’annullamento del debito sulle carte di credito per chi ha reddito inferiore a 6 mila euro. Negli ultimi 10 anni i greci si sono indebitati. E tanto. Il modello americano del comprare a rate ha contagiato anche la Grecia. Le banche fino a tre anni fa regalavano le carte di credito, senza dare alcun limite di indebitamento e la gente ha comprato di tutto, a rate. Poi le rate sono arrivate da pagare e nessuno riusciva a farlo.

Gli ultimi sette anni, di deflazione, hanno portato ad una crisi generalizzata. Ciò detto ovunque i negozi, i ristoranti e i grandi ipermercati sono pieni di oggetti e di gente che compra. “Immaginate una banca di sviluppo – prosegue Varoufakis – che, facendo leva su garanzie che comprendono le partecipazioni delle post-privatizzazione trattenute dai beni dello Stato e da altri (ad esempio, il settore immobiliare), potrebbe facilmente essere reso più prezioso (e collateralizzato) riformando i loro diritti di proprietà. Ma immaghinate anche che la ‘bad bank’ aiuti il settore finanziario, che è stata ricapitalizzata generosamente dai contribuenti greci tesi, nel bel mezzo della crisi, a versare il loro retaggio di crediti non performing e sbloccare il loro impianto finanziario. Infine, immaginare l’effetto di tutto questo nella finanza, nell’economia e nella società, una società sostenibile, della Grecia in via di recupero”.  D’altra parte l’Italia ha non poco interesse che la Grecia non collassi. Non solo per alcune similitudini nella fase di crisi, ma anche per interessi diretti. Eni per esempio è la società che sta portando il gas a gran parte della Grecia. Il paese si è sempre scaldato con impianti elettrici o, al massimo, con il petrolio nello scantinato.

Oggi invece Eni sta sviluppando la rete del gas, trasportandolo con i gasdotti che attraversano i Balcani e arrivano al nord della Grecia direttamente da Kazakistan. Ansaldo ha invece recentemente vinto una gara d’appalto sofferta per la costruzione della metropolitana di Salonicco. Sempre a Salonicco insistono altri interessi delle società italiane. La camera di commercio italiana sta lavorando “per sviluppare rapporto bilaterali, ma anche progetti di cooperazione fra Italia, Grecia e gli altri paesi dei Balcani. In ballo ci sono investimenti della Comunità europea interessanti”, come spiega Marco Della Puppa, segretario generale della Camera, che si trova in centro a Salonicco nella sede del consolato onorario. In questo momento sono 16 mila gli italiani che vivono stabilmente in Grecia e che tutti i giorni fanno i conti con la crisi. E questo Padoan lo ha ben chiaro, tanto da averlo ribadito anche nell’incontro di ieri con Varoufakis.

Letizia Magnani

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