Il futuro entra in noi, per trasformarsi in noi,
molto prima che accada.

Rainer Maria Rilke

La Moda che verrà…

0

moda“Caro amico ti scrivo, così mi distraggo un po’…”
Il vecchio adagio di Lucio Dalla torna nella testa al pensiero della nuova edizione di AltaRomAltaModa. La moda che verrà, potremmo dire, la scopriremo da oggi, prima giornata di calendario delle sfilate della manifestazione capitolina dedicata all’Haute Couture, ai nuovi designer e all’alta artigianalità internazionale. Fino al 13 luglio la città di Roma apre le porte a sfilate, inaugurazioni, mostre, anteprime e progetti speciali. Nuova sede istituzionale, dopo il breve passaggio al MAXXI di questo inverno, il Palazzo delle Esposizioni di via Nazionale, che ospiterà questa attesissima quattro giorni dedicata al fashion.

E se i big restano a far da colonna portante – in passerella Curiel Couture, Balestra Couture, e poi Ettore Bilotta, Luigi Borbone, Sabina Persechino e Rani Zahkem; in programma spuntano nuovi progetti dedicati ai giovani. Si comincia con “5+5”: dove 5 talenti – Thomas Tait, Marco De Vincenzo, Nicholas Kirkwood, MGSM Massimo Giorgetti e Paul Andrew – scelgono 5 emergenti Carlo Volpi, Maria Sole Cecchi, Fernando Jorge, Martine Rose e Matteo Lamandini; mostrando i propri lavori in un’esposizione che durerà tre giorni. Un esperimento di mentoring che conferma la vocazione rivolta al sostegno di giovani creativi. “Portfolio Review”, invece, si rivolge a chi inizia ad ad affacciarsi al fashion system da diverse angolature. Una giornata dedicata alla visione dei portfolio under 40 di studenti di scuole, designer con collezioni già attive, artigiani, fotografi e video maker – all’interno dell’Accademia di Costume e Moda di via della Rondinella – che avranno la possibilità di poter mostrare il proprio lavoro a Sara Maino (senior Editor di Vogue Italia e Vogue Talents), e Alessia Glaviano (Senior Photo Editor Vogue Italia e L’Uomo Vogue). A coronare il tutto, il contest Who is on next? Promosso dalla società AltaRoma in collaborazione con Vogue, riservato esclusivamente alle nuove avanguardie che vede 11 finalisti suddivisi in due categorie merceologiche: Ready-to-Wear: Blazé il brand di Corrada Rodriguez D’Acri, Delfina Pinardi, e Sole Torlonia, Giuseppe Di Morabito, L72 Lee Wood, Luca Sciascia, Miaoran di Miao Ran; e Accessori: Alexander White, Avanblanc di Francesca Calistri, Bams Moda di Ginevra Vitale, Andrea Giordano Orsini e Manuel Romano, Catherine de’Medici 1533 di Francesca Pisano, Giannico di Nicolò Beretta, Lolita Lorenzo di Carol Oyekunle.

Ma la sezione Fashion Hub, riservata ai giovani creativi, continua con A.I. – Creative Crimes. Un viaggio attraverso le 10 edizioni di Artisanal Intelligence – curato da Clara Tosi Pamphili e Alessio de’Navasques – che ha raccolto oltre 100 storie di artigiani, artisti e designer italiani e internazionali. Da vedere anche i “New Designers at COIN Excelsior”, ovvero l’esclusiva selezione di brand provenienti dal vivaio creativo di Altaroma esposti all’interno dell’edificio di via Cola di Rienzo; mentre per chi ama gli appuntamenti più intimi, ecco la sezione In Town, dedicata alle iniziative che si svolgono in ogni angolo della Capitale. I cambiamenti, del resto, non riguardano solo i progetti in calendario, perché in primis hanno coinvolto la società stessa, che con questa edizione inaugura il nuovo cda, presieduto da Silvia Venturini Fendi, e che vede accanto a lei Franca Sozzani (direttore di Vogue), Fabiana Balestra (della maison Balestra), Raffaello Napoleone (ad di Pitti) e Sabrina Florio (presidente di ANIMA). «Grazie a un grande e corale lavoro di squadra – puntualizza la presidente Fendi – Altaroma é riuscita a comporre un calendario ricco di novità e di appuntamenti». Un vento fresco che vede personaggi legati da sempre a doppio filo al sistema moda e da cui ci si aspetta grandi cose.

Samantha Catini

L'Autore

Lascia un commento