Ecco qual è il problema del futuro:
quando lo guardi cambia perché lo hai guardato.

Lee Tamahori

Le reazioni sui social network alla vittoria di Syriza

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I primi commenti riguardo il risultato degli exit poll arrivano da Twitter: è la stessa Syriza a parafrasare il proprio slogan “La speranza è in marcia” scrivendo “La speranza ha vinto”. A salutare la vittoria di Syriza è anche il ministro della Salute Makis Voridis, membro del partito di destra Fronte Ellenico, con un tweet nel quale si congratula con Tsipras per il risultato raggiunto. Sono solo le 19.10 in Italia, in Grecia le lancette vanno spostate un’ora avanti, i seggi sono chiusi da poco più di un’ora. «Questa è una vittoria storica, un messaggio che riguarda non solo il popolo greco ma risuona in tutta l’Europa portando sollievo» ha detto il portavoce di Syriza alla televisione Mega Tv, commentando gli exit poll che, alla chiusura dei seggi, vedevano il suo partito fra il 35.5 e il 39.5% . Più preoccupato per la vittoria di Tsipras è apparso Carl Bildt, l’ex primo ministro svedese, il quale ha commentato su Twitter «Syriza ha vinto le elezioni affermando che gli altri Paesi europei pagheranno le tasse al posto loro. Piuttosto audace».

grecia syrizaFra i politici italiani è il Sottosegretario con delega agli affari europei, Sandro Gozi, a congratularsi per primo, in inglese, con Tsipras: «Pronti a lavorare con il nuovo governo greco per una Unione europea più democratica». Nea Demokratia ammette la sconfitta, mentre la Bundesbank avverte: «La Grecia rispetti gli impegni internazionali”, riferisce Jens Weidmann. Dalla Germania arrivano anche le reprimende del portavoce alle politiche estere del gruppo parlamentare Cdu/Csu, Philipp Missfelder: «Siamo molto preoccupati riguardo lo sviluppo dei movimenti populisti in Europa che potrebbero essere dannosi per l’Europa e per l’Euro. Non siamo sorpresi delle proteste, non solo in Grecia ma anche in Italia, la gente non apprezza le misure di austerità. Penso che Syriza non debba aspettarsi che la Germania rinegozi i programmi, piuttosto dovranno confrontarsi con le riforme che il precedente governo ha promesso. Non vogliamo rischiare che la Grecia esca dall’Euro, la moneta unica è una dei più grandi risultati che abbiamo mai raggiunto».

L’interesse della Germania

La Germania sembra essere la Nazione più interessata al voto greco, per il ruolo di capofila delle riforme economiche in atto in tutta l’Unione Europa. La paura di una “Grexit” muove soprattutto il partito di Angela Merkel, la Cdu, il cui capo delegazione all’europarlamento Herbert Reul ritiene impensabile la revisione degli accordi economici in atto in Grecia: «Devono continuare ad attuare le riforme se non vogliono rischiare l’uscita dall’unione monetaria», riferisce. Bernd Lucke, il capo del partito euroscettico Alternativa per la Germania, ritiene che la politica di Syriza sia controversa: «Richiedono la riduzione del debito e più prestiti, senza voler uscire dall’euro. Queste due cose non vanno bene insieme», mentre la leader di Die Linke, il partito di sinistra radicale tedesco saluta orgogliosa la vittoria di Tsipras: «È una giornata bellissima. La primavera europea sta iniziando in Grecia». Il vice segretario del partito di sinistra Bernd Riexinger si è congratulato con Syriza per i risultati delle elezioni dichiarando come sia ormai giunto il momento di un cambiamento anche nel proprio Paese: «Dovremmo farci ispirare anche in Germania. Abbiamo bisogno di più politiche di sinistra». Allo stesso modo, Anton Hofreiter vicecapo del gruppo parlamentare del partito dei Verdi, ha detto al Rheinischen Post che il suo partito sarebbe favorevole a un cambio di rotta a favore di riforme sociali ed economiche in Grecia: «Insieme con il nuovo Governo greco, l’Unione Europea e il Governo tedesco, dovremmo trovare il modo di regalare al popolo greco nuove prospettive».

grecia syrizaNelle agorà tedesche si attende il risultato elettorale greco quasi fosse quello nazionale: “Buona notte signora Merkel”, recita un cartello a Berlino, a Potsdam, il ventiquattrenne Sebastian afferma «Non è solo una vittoria della Grecia, ma dell’Europa. Abbiamo un’alternativa». Fra i movimenti di sinistra radicale europea, chi sta seguendo maggiormente le linee di Syriza è lo spagnolo Podemos – anche nella scelta dell’outfit della camicia bianca – che è balzato in testa ai più recenti sondaggi di opinione in Spagna: «La speranza sta arrivando, la paura sta volando via – dice il capo del partito Pablo Iglesias, a una riunione del nuovo partito anti austerità a Valencia, davanti 8000 persone – Stanotte sorrideremo. Syriza, Podemos, vinceremo».

La svolta a sinistra di Syriza

Fra le formazioni di centrosinistra al voto in Grecia vi è anche quella dell’ex primo ministro George Papandreou, che ha guidato il Paese dal 2009 al 2012, in piena crisi economica, prima di passare il testimone all’economista Lucas Papademos: «Non si comanda da soli, nemmeno con la maggioranza assoluta» ha voluto avvertire il prossimo Premier Tsipras. Un tweet di congratulazioni a Syriza arriva dal Pasok, il partito socialista, e dal suo leader Evangenlios Venizelos. Si troveranno di fronte fra pochi giorni per parlare di una possibile alleanza. Alle 20.34 l’ormai ex primo ministro greco Antonis Samaras ha ammesso la sconfitta, congratulandosi via telefono con Alexis Tsipras. Durante la conferenza stampa tenuta al quartier generale di Nea Demokratia ha poi rimarcato di avere la coscienza pulita e di aver preparato la Grecia ad affrontare le riforme necessarie per la sua salvezza, ammettendo che il risultato elettorale non è gratificante per il suo partito, anche se i punti percentuali persi rispetto alle ultime elezioni politiche sono stati soltanto due.

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