La mutilazione per cui la vita perdette quello che non ebbe mai,
il futuro, rende la vita più semplice,
ma anche tanto priva di senso.

Italo Svevo

L’interesse nazionale e la Cina. A lezione di intelligence con il prof. Caligiuri

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La complessità delle attività di intelligence, l’interesse nazionale e il ruolo della Cina sono stati i temi delle lezioni conclusive della Sesta edizione del Master in Intelligence dell’Università della Calabria – diretto da Mario Caligiuri – e che ha visto la partecipazione di Alessandro Ferrara, del Reparto Analisi dell’Agenzia Informazioni e Sicurezza Interna, e di Giuseppe Rao, Consigliere della Presidenza del Consiglio dei Ministri.
Ha portato i saluti dell’Ateneo il Pro-Rettore Domenico Saccà che ha spiegato come l’Università della Calabria segua con grande attenzione questo percorso formativo nella fondamentale area della sicurezza che si sta declinando sempre di più nella dimensione cyber.
É quindi intervenuto Alessandro Ferrara che illustrato il bisogno di intelligence presente nella società, poiché oggi rappresenta un tema centrale sia per la comprensione della realtà che come necessità formativa. Facendo riferimento al celebre quadro di Renè Magritte, ha precisato che, oltre al tradimento delle immagini, c’è anche quello delle parole, sommerse dalla quantità delle notizie e dalla disinformazione. Ferrara ha poi argomentato che “c’è la necessità di capire quello che realmente accade e i futuribili, cioè i futuri possibili”. In tale quadro “assume importanza la dimensione previsionale dell’intelligence e il capitale personale, composto dalla conoscenza e dalla cultura, che diventano poi capitale sociale”. L’intelligence diventa – ha ricordato Ferrara – capacità di interpretare e decidere meglio. Successivamente, si è poi soffermato sui meccanismi di selezione delle élite criminali, specificandone in molti casi la natura meritocratica della selezione. Ferrara ha concluso dicendo che l’interesse nazionale rappresenta una bussola di orientamento per le classi dirigenti.
Giuseppe Rao, della Presidenza del Consiglio dei Ministri, ha osservato che la comunità internazionale si trova di fronte a una mancanza di una governance efficace in grado di risolvere le crisi in atto: conflitti armati, guerre civili, terrorismo, crisi economica, sviluppo non sostenibile, povertà diffusa, immigrazione illegale. L’instabilità determina insicurezza nelle popolazioni, mentre la globalizzazione ha acuito le disparità economiche tra Stati e tra classi sociali. La promozione dell’interesse nazionale e dell’immagine di uno Stato, in un mondo interconnesso in tempo reale, costituisce un elemento determinante per trainare lo sviluppo economico, le esportazioni e l’acquisizione di investimenti virtuosi e non solo quelli speculativi. Nella seconda parte della lezione Giuseppe Rao – da poco tornato da Pechino, dove ha prestato servizio per otto anni presso la nostra Ambasciata – ha analizzato il ruolo della Cina nei nuovi equilibri geopolitici e industriali. La Cina è diventata una grande potenza scientifica e produttiva e oggi è in grado di competere nei settori ad alta tecnologia: si pensi, ad esempio, alla sfida sullo spazio. Tutto ciò è stato reso possibile dalla presenza di un sistema istituzionale – Partito e Stato – che ha adottato il metodo della “visione scientifica dello sviluppo”, dal ruolo guida delle istituzioni nell’economia e dalla meritocrazia. Il Paese si trova ora ad affrontare gravi problemi – a partire da sostenibilità ambientale, corruzione, promozione di welfare e diritti civili – la cui soluzione è determinante per garantire stabilità sociale e politica. Infine il tema del soft power cinese, ovvero la capacità di Pechino di influenzare i processi in atto nella comunità internazionale. La strategia del Presidente XI Jinping diretta a promuovere la cooperazione tra i Paesi sulla Via della Seta e’ parte integrante del progetto che intende trasmettere al mondo una nuova immagine della Cina.
Il Direttore Mario Caligiuri ha concluso la lezione specificando che i docenti, pur trattando temi assai differenti e con prospettive diverse, sono giunti alle stesse conclusioni: l’intelligence è fondamentale per l’interesse nazionalei. Il Master in Intelligence dell’Università della Calabria proseguirà con le attività di stages, presso istituzioni pubbliche e private, e con i laboratori dedicati alla cyber inelligence. La discussione della tesi finale è prevista per il mese di dicembre. In estate verrà diffuso il bando per l’ammissione alla settima edizione del Master Intelligence che nel 2007, con il sostegno del Presidente Emerito della Repubblica Francesco Cossiga, è stato il primo percorso formativo a livello universitario su in tema strategico per il futuro del Paese.

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