La mutilazione per cui la vita perdette quello che non ebbe mai,
il futuro, rende la vita più semplice,
ma anche tanto priva di senso.

Italo Svevo

L’ultima trumpata, gli Usa escono dall’Unhcr

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Gli Stati Uniti sono usciti dall’Unhcr , il Consiglio dei Diritti Umani dell’Organizzazione delle Nazioni Unite. Lo ha annunciato l’ambasciatrice americana all’Onu, Nikki Haley, spiegando che tra le principali ragioni che avrebbero indotto l’amministrazione Trump ad abbandonare l’organismo,  ci sarebbe il “pregiudizio cronico” nei confronti di Israele ,  l’incapacità dell’organismo di risolvere le violazioni dei diritti umani in paese come l’Iran e il Venezuela  e la presenza tra i suoi membri di rappresentanti del Congo. “Abbiamo preso queste decisione –ha spiegato il segretario di stato Mike Pompeo-  perché il nostro impegno non ci permette di continuare a far parte di un’organizzazione ipocrita e asservita ai propri interessi che ha fatto dei diritti umani una presa in giro”. Pochi giorni fa l’Unhcr aveva votato a favore della richiesta dell’apertura di un’indagine sull’uccisione di palestinesi a Gaza da parte di Israele. Solo gli Stati Uniti e l’Australia avevano votato contro. Già durante l’amministrazione di George W. Bush gli Stati Uniti avevano lasciato il Consiglio per tre anni per poi tornare a  farne parte con Barack Obama. Immediato il plauso a Trump arrivato dallo stato ebraicò. “Invece che occuparsi dei regimi che sistematicamente violano i diritti umani il Consiglio- ha detto il premier Benyamin Netanyahu-  si è ossessivamente fissato con Israele, l’unica vera democrazia del Medio Oriente”. Dura invece la reazione dell’Unione Europe, secondo la quale la mossa americana”rischia di minare il ruolo degli Stati Uniti come campione e sostenitore della democrazia sulla scena mondiale”. Anche il ministro degli Esteri britannico Boris Johson ha condannato l’iniziativa, definendola deplorevole.

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