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Gianni Rodari

Consigli per non essere una mamma sciatta

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La prima volta che ho tradito il mio parrucchiere l’ho fatto perché spinta da un’amica piuttosto spietata. Conciliare carriera, casa e famiglia? “Il segreto e’ uno solo”, m’ha sussurrato fitto fitto all’orecchio: pianificazione, disciplina e tempi di attesa ridotti all’osso, a cominciare da quelli della posa del balsamo. Così sono stata iniziata alla mia prima messa in piega orientale.

La mia amica e’ una mamma “no frills”, va dritta al sodo senza troppe moine. Per gestire casa, figli e lavoro bisogna eliminare il superfluo. Punto. E dunque: vuoi riuscire a far tutto e mantenere al contempo un aspetto meno sciatto possibile? Allora incastra “occhi a mandorla” subito dopo aver accompagnato i bambini a scuola e un attimo prima di fare ritardo al lavoro. Continua a ripeterti che tutto andrà bene. Se ce la fanno le altre, anche molto più giovani, perché proprio tu non dovresti riuscirci? Per scacciare la paura ricorda: l’esecuzione durerà solo pochi minuti, scottature comprese. Niente creme ricostituenti, balsami, lacche o lozioni dalle profumazioni fruttate. Nessuna musica di sottofondo, nessun giornale, quattro parole basic come “lissio”, liccio”, glazie” e “plego”, con buona pace del gossip.

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La messa in piega “no frills” è come una medicina amara da ingoiare tutta d’un fiato: bisogna farsi coraggio senza girarci intorno granché.

1. E’ un dato di fatto che un giro dal parrucchiere cinese sia più sicuro che attraversare una strada: dei pochi incidenti fisici riportati ogni anno, la maggior parte deriva da problemi personali come alopecia congenita, ipertensione, malattie dorsali e del collo che le persone avevano anche prima di incontrare “occhi a mandorla”.

2. In ogni caso per evitare rischi (anche solo quello di dare di stomaco) prima di ogni seduta aspetta almeno 30 minuti dopo aver mangiato o bevuto.

3. Una volta varcata la soglia di ingresso NON guardare i cinesi già all’opera. Se possibile dai la schiena alla stanza. Sedie essenziali, divani sfondati, asciugamani, forbici e spazzole non sigillate sono solo il mezzo che giustifica il fine.

3. Non fare ricerche preventive sul web: ti spaventeresti inutilmente. Prepara piuttosto il corpo e il collo per la forza G (accelerazione di gravità) che dovrai sopportare quando “occhi a mandorla” passera’ al pettine per districarti i capelli. Il modo migliore per alleviare il dolore è comportarsi come in macchina durante una curva: gira il collo dalla parte opposta. NB. Per gli strattoni in avanti o all’indietro prova a piegarti verso il basso per le spazzolate in discesa e tutta all’indietro per quelle in salita.

3. Ciò che conta davvero è che il trattamento, compreso lo shampoo, durerà soltanto pochi minuti. Ad ogni giro della morte (ciuffi strappati in presenza di nodi o il phone che ti ustiona un orecchio) puoi provare a chiudere gli occhi. Se guardi, avrai più paura. Un consiglio? Canta mentalmente per rilassarti o pensa a qualcosa di bello.

4. Ok, se hai sempre avuto problemi di cervicale o traumi pregressi (tipo colpo di frusta) probabilmente il parrucchiere cinese è da sconsigliare. Di qualunque cosa tu non sia certa, meglio chiedere al medico.

5. Ricorda sempre a te stessa che non morirai. Ad operazione conclusa, non uscire come se avessi appena sperimentato l’inferno ma appena ti ritrovi in mezzo alla gente stai a testa alta e sorridi!

Ero soltanto al terzo giro della morte quando mi stava passando davanti agli occhi tutta la vita. Le bellezze del mondo e certe moine di troppo. Come i miracoli dei lucidanti, i rinforzanti, la promessa di una capigliatura da geisha insieme al “bronde” di Belen sulle riviste patinate di gossip. E’ in quel momento che mi sono apparsi come in sogno Luca e Simone: Passeggiata di Ripetta era a un passo da me. Il mio tempio di marmo splendente, ricoperto da luci,profumi, colori,  specchi e cabine, compresa la suite per le mamme che allattano. Così ho chiuso fortissimo gli occhi e ho continuato a sognarli. Sembravano veri. Mi parlavano toccando con amore la testa. Luca e Simone: i miei due maestri spirituali  pronti a portare alla luce tutto il bello che c’è dentro e fuori di me. “Verso l’alto, in avanti, e all’interno”, ripetono quando mi fanno dolcemente la piega. Verso l’alto, in avanti e all’interno.

Fiorella Corrado

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