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Gianni Rodari

Matchmaking: scopri qual è il “tuo” libro

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Mentre gli editori continuano a produrre una quantità di libri impossibili da digerire in un mercato sempre più saturo e in crisi, il lettore si ritrova a brancolare nel buio tentando di orientarsi; visita gli store online, o vaga per le librerie della propria città a braccia tese in avanti, alla ricerca di un libro, un libro per sé, Il libro da leggere, quello perfetto. Impresa per nulla facile. Oggi c’è chi tende una mano a questo povero lettore disperso tra gli scaffali.

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In Italia

Solo in Italia sono oltre 60mila i titoli pubblicati ogni anno, e 40mila gli eBook all’attivo, così tanti da far girare la testa. Le vetrine delle librerie si svuotano e riempiono continuamente, ma ci sono sempre dei muri a fare da confine, a contenere il flusso, a porre un limite.Per gli store digitali è tutta un’altra storia. Lì di limiti non ne esistono, tutti sono ben accolti, e anzi incoraggiati a pubblicare. Il filtro è crollato. Il digitale ha aperto le porte ai professionisti e ai dilettanti, agli editori e agli scrittori con un sogno. E così l’offerta prolifica, fuori controllo, è infatti difficile monitorare la situazione e avere dati realmente affidabili. Sono inoltre tantissime le piattaforme che, come farebbe un editore, aiutano il neo scrittore a entrare nei maggiori store, rendendo tutto il meccanismo ancora più semplice e alla portata di tutti.

Offerte inesauribili e tanta confusione

In quest’offerta pressoché continua e infinita, per il lettore orientarsi diventa un’impresa quasi impossibile. Come scegliere il nuovo libro da leggere? Affidandosi all’autore preferito? Alla copertina accattivante? Al prezzo? Alle classifiche di vendita? Ai consigli di amici e parenti, o agli interminabili suggerimenti sulle proprie pagine online che poi forse non sono così attendibili come sembrano?
Niente di tutto questo è affidabile al 100%. Perché il gusto del lettore è solo suo, e sono talmente tante le variabili esistenti, tante quanti i libri nei suddetti store, probabilmente. E allora che si fa?

Amazon e i “libri raccomandati”

Amazon ha il suo meccanismo per consigliare i libri. L’algoritmo del sito funziona piuttosto bene e riesce a inquadrare, anche se in maniera molto vaga, gli interessi del potenziale lettore sbirciando tra gli acquisti. Lavora per genere, più che per autore come fa il concorrente Kobo, ancora molto indietro su questo fronte. Non mancano le email per gli abbonati e i registrati al sito, che sfruttano sempre gli acquisti consigliando libri dello stesso genere pescati a piene mani dalla classifica. Ma questo è ancora un sistema rudimentale che non dà un vero appoggio al lettore, soprattutto di fronte a una pagina principale che cambia continuamente, arricchendosi di nuovi titoli che ammiccano nel tentativo di attirare un’attenzione sempre più dispersiva. Emergere da quel mare è difficile per qualsiasi pesce, e allo stesso modo i pescatori cercano un modo per orientarsi. Ad oggi la soluzione salita alla ribalta è il Matchmaking, l’ultima frontiera del libro.

Il Matchmaking

Far incontrare al lettore il libro che sicuramente gli piacerà, questo il senso del Matchmaking. Semplice a dirsi. Secondo Richard Nash, innovativo editore newyorchese indipendente, per comprendere l’editoria di oggi bisogna occuparsi per forza di Matchmaking, una funzione chiave ma soprattutto una grande sfida perché sono decine di milioni le persone che si hanno davanti, impossibili da conoscere tutte; sono facce anonime di esseri complessi e i libri sono altrettanto difficili da inquadrare. In tempi come questi, in cui l’abbondanza vince sulla qualità, la lettura consigliata, l’incontro perfezionato di domanda e offerta, è l’unica possibilità per il lettore, ma anche per l’editore. TwoReads tenta di realizzare questa possibilità attraverso un progetto innovativo.

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TwoReads

“Ogni libro è una libreria”, e soprattutto a ogni libro è collegato un altro libro, come dice il nome stesso. Questo è il concetto su cui si basa TwoReads, giovane startup opera dell’intraprendente Adriano Guarnieri che ha vinto alla Fiera del Libro di Francoforte il concorso Digital Publishing Creative per il miglior progetto imprenditoriale. Un progetto che prende spunto dalla lettura di un classico di Marshall McLuhan, “The Gutenberg Galaxy”, una galassia di citazioni collegate tra loro in maniera intelligente e ardita.

Ma come funziona?

Cos’è precisamente TwoReads: è un software che organizza i riferimenti bibliografici tra testi. E attraverso queste connessioni permette di suggerire nuove letture, partendo dal libro appena letto. Cambia del tutto la prospettiva degli algoritmi che sono stati utilizzati fino ad oggi. Invece di incrociare autori, infatti, TwoReads incrocia i libri citati nei libri, le fonti degli autori. Perché i “libri parlano tra loro”, allo stesso modo di due persone sedute al bar.
TwoReads crea una mappa di connessioni tra libri che sviluppano veri e propri percorsi di lettura basati più sulle idee degli autori stessi, che sulle similitudini di contenuti. Un flusso di idee che aiuta a scoprire tantissimi nuovi libri interessanti in maniera ragionata.

L’App per le librerie

È stata sviluppata anche un’App che funziona all’interno delle librerie: si connette al catalogo del punto vendita e permette in questo modo al lettore di accedere a tutte le informazioni necessarie per l’acquisto, recensioni, suggerimenti e link compresi. In modo da non perdersi mai. Nemmeno in una tempesta di libri.

Potenzialità per il futuro

Un’idea utile, al passo con i tempi e piena di potenzialità. TwoReads parte da qualcosa di piccolo per aprirsi a sbocchi infiniti e ancora tutti da scoprire.
Una comodità per i lettori certamente, ma anche per gli editori che potrebbero così gestire meglio le connessioni tra i propri libri in catalogo, indirizzandoli in modo più efficiente. Per dare il via alla mappatura è infatti necessario il loro coinvolgimento, mettendo a disposizione il proprio catalogo. Per ora sono pochi quelli che hanno scelto di aderire, ma dopo il grande successo al Salone di Torino e con un prototipo pronto e funzionante, sicuramente il grande salto ha le ore contate.

Ilaria Pasqua

L'Autore

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