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Gianni Rodari

Metodo Montessori. L’approccio diverso alla conoscenza

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Un approccio diverso alla conoscenza è una maniera differente per imparare e migliorare l’apprendimento. Già nei primi del ’900 il critico letterario e docente Guido Ferrando diceva che “l’educazione è un processo di indagine dove gli studenti imparano come pensare, non cosa pensare”. E lo mise in pratica la più nota Maria Montessori nel suo metodo di Educazione poi adottato dalle scuole materne, elementari, medie e superiori di tutto il mondo. Oggi è passato più di un secolo e le nuove tecnologie, che fanno ormai parte del quotidiano, entrano anche nelle scuole. “Noi non siamo né per demonizzare le nuove tecnologie, né per non riconoscere ad esse una profonda capacità di interazione con la didattica”, spiega il direttore della Fondazione Chiaravalle Montessori, Lucio Lombardi. Con il convegno internazionale che si terrà il 28-29 novembre al Tetro Comunale Valle, a Chiaravalle, cui saranno presenti i maggiori studiosi del mondo pedagogico, psicologico e neuropsichiatrico, si cerca di studiare la maniera migliore affinché i bambini e i ragazzi utilizzino le nuove tecnologie.

Il Metodo Montessori e la tecnologia per i ragazzi

metodo montessori

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Il mezzo deve essere flessibile: “dovremo renderlo utile affinché i nostri ragazzi abbiano uno strumento in più per approcciare tutto il percorso didattico e curriculare. E bisogna capire come interagire con questo strumento, che non utilizzato bene diventa pericoloso, perché fino ad oggi non c’è stato uno studio pedagogico delle nuove tecnologie nella didattica”. Questo approccio pedagogico è una riflessione sulla formazione delle competenze del bambino, è una costruzione di una conoscenza nel rispetto dei percorsi individuali con una visione montessoriana. Il tutto sarà supportato dalla parte tecnica. Due giovani, Marco Zamponi e Tommaso Ragnisco, insieme hanno ideato il progetto “Tabula Fabula” che prende spunto dalla favola cosmica montessoriana. Si sono cimentati per il momento sulla fascia di età dai tre ai sette anni, partendo dai disegni della favola cosmica dei bambini e creando un piano grafico, arricchito dal lato artistico, che va di pari passo con lo sviluppo dell’app. L’obbiettivo è di guidare i bambini all’uso intelligente di pc, smartphone e tablet. Si tratta del primo progetto a livello internazionale: “Negli altri paesi ci sono app ispirate al materiale Montessori, la nostra è la prima app che va a richiamare i principi della educazione cosmica. Il materiale Montessori non è incollato e copiato, ma abbiamo preso un concetto filosofico”.

Tabula Fabula

Il racconto della fabula cosmica spiega come tutto sia connesso con il mondo e stimola una fase della crescita del bambino, le sue domande, la sua curiosità. Non c’è un testo ufficiale, è una linea guida di un insegnante. “Noi siamo partiti da un testo fornito nelle scuole Montessori e abbiamo riadattato il testo al metodo digitale”. Si deve dare modo al genitore di essere accanto al figlio e di seguirlo in un processo di scoperta all’interno del digitale da poter riportare successivamente nel reale. “La favola dà le linee guida e dà il supporto al genitore per poter continuare le favole”. Perché poi il quadro sia completo e poiché come diceva la stessa Montessori “l’educazione è un processo naturale effettuato dal bambino, e non è acquisita attraverso l’ascolto di parole, ma attraverso le esperienze del bambino nell’ambiente.”, ecco che si ha bisogno anche di una strutturazione degli spazi didattici riprogettati nel rispetto delle attuali esigenze estetico/ambientali tra tecnologia e design. Gli architetti sono Hans Kruger Goffi ed Angelica Meucci di Flowerssori, azienda che progetta mobili ecologici per bambini ispirati alla filosofia Montessori. “Il bambino deve crescere stimolato nella maniera corretta dall’ambiente”, dice la giovane Meucci; “anche la luce ha una funzione didattica precisa, e viene utilizzata a compimento perché il bambino possa essere libero nelle sue sperimentazioni”. Si deve consegnare un progetto integrale di didattica, e il metodo Montessori è la base su cui tutto questo si struttura. “Il progetto internazionale architettonico prende il meglio dell’Italia e lo porta fuori. Oggi si tende a investire molto nella scuola primaria e materna, è un tipo di argomento che muove molti capitali: la fattibilità economica deve esser alla base di ogni progetto. E le strutture per nidi e materne possono diventare un campus a tutto tondo”. Il Format è perfezionato e già finito e si sta già iniziando a realizzarlo in Italia. “Sarà la scuola del futuro”.

Stefania Miccolis

L'Autore

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