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Nostalgici della carta, oggi nascono gli eBook da odorare

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Feticisti della carta, annusatori di libri, per voi non ci sono più scuse. Il passaggio al digitale da oggi è possibile proprio per tutti. Sono nate tutta una serie di idee che avvicinano sempre più il libro tradizionale a quello digitale, un modo, per alcuni abbastanza stravagante, per rendere il salto meno traumatico e più digeribile.

La strada del digitale

Seebook

Seebook

Il mondo dell’editoria sembra sempre a caccia di nuove idee per risollevare un mercato in apnea perenne. Cerca ininterrottamente novità per bloccare il dissanguamento da perdita di lettori nel tentativo di riprendere finalmente fiato. Gli eBook, fino ad oggi, si stanno comportando molto bene, la percentuale di vendita si alza, il mercato si allarga, ma la mancanza di un supporto tangibile, di quell’esperienza sensoriale, tangibile e immateriale al tempo stesso, a cui tutti sono abituati, è ancora un punto oscuro nella corsa verso il progresso. Per ora ce n’è bisogno. Per questo nascono dei prodotti che vogliono venire incontro ai lettori tradizionali senza abbandonare la strada del digitale.

Una guerra ininterrotta

La battaglia tra tradizionale e digitale, nonostante sia inutile e dannosa, è tutt’altro che risolta. E questi nuovi prodotti cercano di convincere gli indecisi, quella cerchia di persone che ancora proprio non possono fare a meno di tenere tra le mani i propri libri, di toccarli. Il punto di contatto tra il libro tradizionale ed eBook viene dalla Spagna e si chiama Seebook.

Seebook

Il Seebook è un ibrido, un libro che si può toccare ma che allo stesso tempo è digitale. E come? Vi chiederete. Attraverso una cartolina della grandezza di un Oscar Mondadori, più grande di uno smartphone ma più piccolo di un classico tablet, che riproduce la copertina e la quarta di copertina dell’edizione cartacea. Tutto qui? No, all’interno c’è un’etichetta chiamata “ExLib”, un marchio distintivo unico per ogni copia, lì è scritto un codice che va inserito o nella pagina web di Digital Tangible, o nello spazio dedicato, una volta effettuato l’accesso all’App ufficiale. A quel punto si può effettuare il download per ogni formato desiderato, Pdf, ePub, Mobi. In più è possibile anche scaricare materiali extra, come capitoli bonus, audio e altro ancora.

I pregi del nuovo formato

seebookPerciò in sostanza cosa dà questo Seebook? Un supporto tangibile per i lettori a cui viene restituita quell’agognata esperienza d’acquisto, qualcosa da esporre e vendere nelle librerie, per librai e bibliotecari, oltre che un modo per sostenere l’editoria digitale. La possibilità di poter regalare un libro digitale che assomigli a un cartaceo, con spazio disponibile anche per una dedica, persino un possibile oggetto da collezione, grazie all’etichetta “ExLib” (da Ex Libris, “dai libri”), che si riaggancia a una tradizione libraria che consisteva nel creare piccole etichette contenenti il proprio nome. Questi biglietti all’interno dei libri rendevano l’opera unica e personale. Proprio come tenta di fare l’etichetta “ExLib”: rendere il Seebook unico per ogni lettore. In più questo formato rappresenta un nuovo punto di contatto tra autori e lettori, oltre ad essere ecologico, leggero e anche decisamente più economico.

Com’è nata l’idea

L’idea è della startup Digital Tangible S.L., nata a Barcellona nel 2013. Il suo Ceo, Rosa Sala Rose, anche scrittrice, dopo aver pubblicato un suo eBook, aveva sentito la mancanza del supporto di carta. Desiderava portare i libri alle presentazioni, regalarli, scrivere dediche, insomma, avere ancora quel contatto fisico, quell’incontro diretto con il pubblico che per le pubblicazioni tradizionali è la norma. Da questo nasce il Seebook. Anche se è tutto tranne che il primo.

Altre idee simili dagli Stati Uniti

Sono già nate un po’ ovunque le cartoline digitali. Negli Stati Uniti ci ha pensato Livrada, startup di Los Angeles, in partnership con Target, catena distributiva americana, che ha realizzato tessere regalo già nel 2012. Erano però solo delle card con impressa la copertina del libro. Ed ancora Enthrill con lo stesso sistema del collega Livrada. SnapCards, lanciato alla Fiera del libro di Francoforte nel 2013, offre anche audiolibri, un catalogo di 350 mila titoli e case editrici famose a supportarla.

Mentre in Italia

In Italia ci ha pensato Nativi Digitali Edizioni, che ha portato le EbookCard addirittura al Pisa Book Fest presentando uno stand tutto digitale, ma anche l’editore Informant con InformantCorner, il suo distributore di eBook card, e infine Biblon.it/Teomedia con eBook4you. Bookrepublic, la grande libreria online di eBook, è andata in giro per Milano durante il Bookcity per distribuire cartoline di questo tipo, oltre ad aver fatto un primo tentativo nelle librerie.

Delos ha creato delle vere card multi eBook (ce ne sono addirittura 50), molto simili a delle carte di credito, con un chip-penna usb che è possibile attaccare al computer. Ma prima delle altre, nel 2011, ci ha pensato eBookCards, iniziativa di una startup tedesca che però terminerà alla fine del 2015. Se i primi ad averle immesse nel mercato stanno fallendo, cosa si dovrebbe pensare?

Meglio in Spagna che in Italia

profumi per libriIl Seebook però va forte, oltre alla novità dei contenuti extra, in Spagna è già stato adottato in oltre 90 librerie del circuito indipendente, e presto sarà disponibile anche nelle biblioteche pubbliche, poi chissà? Forse anche nei grandi centri prima o poi.

In Italia l’idea è tutta nuova, non ha ancora iniziato il suo percorso, figurarsi chiuderlo. Ma si fa fatica a convincere il circuito delle librerie, anche se alcune indipendenti stanno considerando l’idea, e forse quanto prima potrebbero essere finalmente disponibili. Meglio tardi che mai.

Smell of Books

Oltre a questi formati incrociati esistono idee che vanno a completare il quadro. Se non vi basta la cartolina, voi annusatori di carta, sono nati anche i profumi. Sì, i profumi che simulano i più svariati tipi di carta. Si chiama “Smell of Books” ed è uno spray disponibile in cinque aromi diversi, si va dall’odore del libro nuovo, “New Book Smell”, al “Classic Must Scent”, quello di libro antico, al “Eau, you have cats”, aroma concentrato di 20mila libri di seconda mano che piacerà sicuramente agli amanti degli animali, ma anche “Scent of Sensibility”, per le donne che amano i romanzi di Jane Austen, odora infatti di “cavalli, violette e potpourri”, come è specificato sul sito ufficiale. Funziona spruzzandolo sulla superficie degli eReader, ma attenzione, per ogni supporto c’è l’elenco dei profumi compatibili che non rovinano la superficie. Oltre “Smell of Books” è nato anche “Paper Passion” della casa editrice tedesca Steidi Books, che in collaborazione con lo stilista Karl Lagerfeld ha chiamato Geza Schen, maestro dei profumi Made in Germany, per creare il perfetto aroma di libro, e lo ha fatto mescolando 13 essenze.

Le candele profumate

candele per libriLa coppia di artigiani Rox e Tom, ha creato invece una serie di candele libresche che riproducono l’aroma delle ambientazioni dei romanzi più famosi. Ci sono quelle dedicate alla saga di Harry Potter, potete entrare nella Sala Comune di Grifondoro e respirare l’aroma di vaniglia e zucchero, rivivendo quell’atmosfera calda e dolce. O nell’ufficio di Silente dall’accogliente profumo di bosco. Ma potete annusare anche l’odore di tabacco, pioggia e legno di ciliegio dello studio di Sherlock Holmes, se lo desiderate, e quello stravagante “Don’t Panic”, che si ispira al romanzo Guida Galattica per Autostoppisti. Chi più ne ha più ne metta. Di candele ce ne sono un’infinità, e per tutti i gusti.

In conclusione

Insomma, la fantasia sembra non finire mai. Se il profumo dei libri appare quasi uno scherzo, il Seebook è invece un supporto che può, oltre a dare qualche soddisfazione in più ai tradizionalisti, permettere anche la diffusione dell’eBook stesso nei luoghi più frequentati dai lettori. Tutte queste piccole idee cercano di rendere la convivenza cartaceo-digitale meno drammatica, ma tutto questo non basta se non si comprende che il passaggio al digitale è inevitabile. E questo non significa la morte della tradizione, anzi, piuttosto una possibilità in più per il libro e per il suo futuro.

 

Ilaria Pasqua

L'Autore

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