La gente ha sempre dichiarato di voler creare un futuro migliore.
Non è vero. Il futuro è un vuoto che non interessa nessuno.
L'unico motivo per cui la gente vuole essere padrona del futuro
è per cambiare il passato.

Milan Kundera

‘Orizzonte 2020’, dall’Ue 80 billion per l’innovazione

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Sei anni per progettare la crescita economica dell’Europa e creare nuovi posti di lavoro. Una sfida che puntando su innovazione e ricerca mira a sostenere la ripresa economica del vecchio continente, offrendo incentivi e sovvenzioni a imprese e progetti innovativi. Una ventata di ottimismo sul futuro della nostra economia, a questo mira ‘Orizzonte 2020’, il più grande programma dell’Unione Europea sulla ricerca e l’innovazione.

‘Orizzonte 2020’ per una crescita produttiva e sostenibile

Uno strumento che vede nella ricerca il futuro dell’Europa per una crescita produttiva e sostenibile. Questa l’idea che ha portato la Commissione Europea a investire quasi 80 billion di euro in un progetto che gode dell’appoggio politico del Parlamento europeo e dei vari leader dei paesi aderenti all’Ue. E vari sono i bandi che si succederanno nei prossimi anni permettendo a tutti di poter partecipare. ‘Orizzonte 2020’ è aperto a imprese, aziende e a coloro che con idee e progetti possono apportare qualcosa di veramente innovativo all’economia del futuro.

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‘Corsia veloce per l’Innovazione’
Corsia veloce per l’Innovazione’ (Cvi) è la più recente azione pilota del progetto, insieme a cinque premi assegnati all’innovazione, presentata ieri dalla Commissione europea e che prevede lo stanziamento di 100 milioni di euro a sostegno della commercializzazione dei migliori progetti presentati da piccoli consorzi composti da 3 a 5 organizzazioni. Un fondo che va a inserirsi all’interno dei 15 billion destinati al biennio 2014-2015. Uno stimolo importante e concreto a favore della crescita economica attraverso sovvenzioni che affiancheranno le imprese fino alla fase della commercializzazione delle idee migliori.
La generale negatività diffusa dalla crisi economica sembra per una volta lasciare spazio alla risposta più che ottimistica ottenuta dal progetto. Da quando sono stati aperti i primi bandi, lo scorso dicembre, sono pervenute infatti circa 17mila richieste, segno della volontà di investire e buttarsi con progetti innovativi nel mercato europeo. Come sottolineato anche da Marie Geoghegan-Quinn, Commissaria europea per la Ricerca, l’innovazione e la scienza, tali misure contribuiscono ad accrescere la competitività dell’Europa, base fondamentale per l’occupazione e la crescita del domani.
Al via dal prossimo gennaio le domande di partecipazioni al ‘Cvi’, aperta a ogni soggetto giuridico stabilito nell’Ue o in un paese associato al progetto e riguardante tutti i settori tecnologici e applicativi.

 

5 premi assegnati all’innovazione
I concorsi per i cinque premi assegnati all’innovazione partiranno invece alla fine di quest’anno e riguarderanno tre diverse tematiche: salute (premio per la riduzione dell’uso degli antibiotici e per lo scanner degli alimenti), Ict (condivisione collaborativa dello spettro e premio per la trasmissione ottica) e Ambiente (premio per la riduzione dell’inquinamento atmosferico).

Anita Zeipi

L'Autore

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