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Ragion di stato. Tutta l’Italia che conta da Putin…nonostante l’embargo

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putin“La bellezza salva il mondo” ha detto Dostoevskij, ma “ gli accordi geopolitici salvano l’umanità”. Per il National Day della Russia il Premier Vladimir Putin ha fatto visita all’Expo di Milano accompagnato da una folta delegazione composta da dirigenti di grandi gruppi energetici come il numero uno della Rosneft Igor Sechin e il numero uno della Gazprom Alexei Miller. Gli ospiti sono stati accolti dal Premier Matteo Renzi e dal gotha dell’economia Italiana e tra gli altri Mauro Moretti per Finmeccanica, Francesco Starace per Enel, Michele Mario Elia per FS e Nerio Alessandri per Tecnogym. “Italia e Russia sono legate da secoli di storia e di cultura, l’Italia è un grande partner per la Russia, è da 160 anni che la Russia partecipa all’Expo, il padiglione Russo del 2015 è tra i più grandi dell’Esposizione Universale di Milano con i suoi 4mila metri quadrati di superficie” ha detto Putin nel discorso di apertura all’Expo ed ha ricordato che i rapporti commerciali, politici e culturali tra Italia e Russia durano da più di 500 anni, ed ha terminato dicendo: “ i visitatori del padiglione russo potranno apprezzare la nostra ospitalità , i nostri sforzi verso la sostenibilità alimentare e la cura dell’ambiente”. “Grazie per essere qui – ha detto il premier Renzi – viviamo un momento molto difficile in uno scenario globale complesso, ma lavoreremo insieme per superare le difficoltà”.

Renzi ha poi scherzato sui mondiali del 2018 che dovranno essere ospitati proprio dalla Russia: Spero di venire a darle qualche dispiacere con la Nazionale di calcio italiana”. I temi caldi affrontati nei colloqui con Putin durante la conferenza stampa con i giornalisti riguardano le sanzioni e l’embargo, la lotta al terrorismo internazionale dove l’Italia auspica che Russia, Ue e Usa siano in prima fila per affrontare le minacce globali, e l’auspicio che Mosca aderisca “ in modo integrale a Minsk 2” in modo da “togliere dal tavolo l’unico elemento di divergenza con la Russia mentre su altri dossier c’è profonda convergenza”. Putin ha ricordato che “ l’Italia è il quarto partner commerciale della Russia, ma che a causa dell’embargo gli scambi si sono ridotti del 10% e nell’ultimo trimestre sono scesi del 25%.”Con l’embargo alla Russia tra il 2014e il 2015 le aziende italiane hanno perso più di un miliardo di euro per le mancate esportazioni e circa due/ tre miliardi per mancati investimenti sul territorio italiano. Gli imprenditori italiani vogliono una riduzione di questi scambi commerciali? Ad aprile, in Russia il Made in Italy ha registrato un calo su base annua del 29,5%. Le esportazioni di prodotti agroalimentari sono diminuite del 50% e il mercato dei falsi e della contraffazione alimentare prolifica senza contare che un surplus di produzione a causa delle mancate esportazioni crea un eccesso di offerta con ricadute negative sulla tenuta dei prezzi.

L’Italia è stato storicamente uno dei Paesi più vicini alla Russia ed è stato uno dei più restii nel decidere le sanzioni. L’Italia pur non infrangendo le regole dettate dalla lealtà atlantica ed europea può cercare di svolgere un ruolo costruttivo per mantenere aperto il rapporto di dialogo, mantenere attiva la collaborazione, orientare la politica estera e fornire a Putin una spalla sulla quale appoggiarsi. Anche Federica Mogherini, Alto Rappresentante della Politica Estera Ue, nel corso di una Lectio Magistralis all’Ispi (Istituto di Studi di Politica Internazionale) ha detto “ una Russia fragile e isolata non è nel nostro interesse” e Giorgio Napolitano, intervenendo al convegno “ 1945-2015. A settant’anni dalla vittoria sul nazifascismo” ha sottolineato la necessità di dare:” Spazio al dialogo tra Russia e Occidente “ . Sergei Razov, Ambasciatore della Federazione Russa in Italia al “ Seminario Euroasiatico “che si è svolto a Roma nei giorni scorsi ha detto: “ la Russia non chiude le sue porte, vogliamo essere un ponte verso Est”, e Francesco Boccia, Presidente della V Commissione della Camera intervenuto al seminario ha detto: “ ritengo che la Russia e l’Eurasia siano un naturale approdo per gli interessi dell’Ue, vivere in blocchi contrapposti provoca ripercussioni umane, politiche sociali e tecnologiche.”

Simona Agostini

L'Autore

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