"Tutto è fatto per il futuro, andate avanti con coraggio".

Pietro Barilla

Il retrò parigino, protagonista fashion della moda invernale

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Parigine, mantelle e pantaloni; colori sobri ma allo stesso tempo caldi, tonalità che richiamano un’atmosfera antica, autunnale e retrò, quella del mondo parigino degli anni ’50 e ’60. Questo evoca la moda invernale 2014-2015, quella che ha già debuttato nelle vetrine e che ci terrà compagnia fino all’arrivo della, per ora lontana, primavera.

calze parigine retrò

calze parigine

I trend della stagione invernale

A circa un mese di distanza dall’arrivo dell’inverno e del Natale si torna allora a parlare di moda. Quali sono i trend della stagione fredda? La parola d’ordine, secondo l’esperto del settore, il businessman Nicola Di Candia, sembra essere retrò. Come sempre più spesso accade negli ultimi anni il vintage rimane infatti un elemento cult. Il viaggio a ritroso nel tempo questa volta ci porta negli anni ’50-’60, all’eleganza di Grace Kelly o allo stile di Audrey Hepburn. E’ una moda romantica quella che ci accompagnerà nei prossimi mesi, anche se l’evoluzione dei tempi impone una figura femminile più emancipata e per alcuni aspetti più androgina.

Gambaletti e parigine, i must have

E se l’avvicinarsi del Natale comporta anche la fatidica domanda “cosa metterò sotto l’albero” la risposta ci arriva in primis dagli accessori. Sono soprattutto le calze quest’anno al centro della scena; tra  I must have  Gambaletti e parigine. Accessori non più utilizzati come indumento intimo, ma come capo esterno, da mettere bene in mostra.

Cappe e mantelle, le protagoniste della nuova moda retrò

Spostandoci invece nell’area abbigliamento, sono cappe e mantelle le grandi protagoniste. Indumenti che dal passato tornano ad imporsi come capi cult, riadattandosi però all’era moderna. Quelle che troviamo oggi nei negozi sono mantelle da utilizzare con qualsiasi indumento, giornaliero o serale. Non occorre allora scegliere tra jeans o vestiti, le cappe attuali posso essere indossare su tutto e per ogni occasione. Un altro grande protagonista della scena invernale è e rimane il piumino. Un piumino che diventa sempre più sottile fino a quello che viene definito ‘100 grammi’, proprio per la sua leggerezza. La tendenza infatti è quella di coprire, fasciare, senza però essere ingombrante per il corpo.

Lo stile androgino che piace alle donne

E sotto il cappotto? La parola d’ordine è, pantaloni. Le gonne infatti, soprattutto nei mesi più freddi, sembrano cedere il posto a questo indumento ‘androgino’, sempre più amato e usato dalle donne. Un pantalone largo e comodo, reso però maggiormente femminile, dall’immancabile tacco da indossare in qualsiasi momento della giornata.

La moda in alta quota

la moda in montagna quest'anno è retrò

la moda in montagna quest’anno è retrò

Infine, anche se in realtà è uno degli aspetti centrali di questa stagione, rimane la montagna. E anche in alta quota la moda 2014-2015 può stupirci. Niente colori accesi, sono le tonalità del grigio e melanzana a prevalere. E poi ovviamente la lana, nei maxi cardigan, maglioni fatti a mano, cappelli e montgomery. Un look che può entrare anche nelle città, essere riadattato. In un momento di crisi come quello che stiamo vivendo sono poche ormai le persone che possono permettersi di spendere cifre per capi da utilizzare solo pochi giorni l’anno. Ecco allora che la moda, spesso sottomessa dalla nemica recessione, cerca di venirci in contro sfoggiando nelle passerelle capi dai diversi utilizzi.

‘Back to Italy’, il ritorno della qualità

Una moda inoltre che richiama il passato anche per la ricerca della qualità. E’ questa la tendenza del ‘back to Italy’, utilizzata soprattutto dai brand di lusso, e che favorisce una politica del rientro nel nostro Paese di tutte quelle fasi della lavorazione di un prodotto vestiario, che negli ultimi decenni erano state, per questioni principalmente legate al risparmio, dislocate all’estero. Un risparmio che con il tempo ha penalizzato quell’elemento che da sempre invece contraddistingue la moda italiana, la qualità.

Sara Pizzei

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