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Il miglior modo per predire il futuro è inventarlo.

Alan Kay

Scozia. Braveheart in rimonta

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Salmond-Darling-PA

Iniziato il conto alla rovescia per il futuro della Scozia. Il prossimo 18 settembre il paese di Braveheart  andrà alle urne per decidere se separarsi dal trono inglese. Indipendenza si o indipendenza no? Il duello tra il conservatore Alistar Darling, leader del fronte filo britannico e Alex Salmond, Cuore Impavido, diventa sempre più avvincente. Dopo i primi sondaggi e scontri televisivi che davano per favorito lo schieramento contrario alla separazione da Londra sembra che qualcosa stia cambiando. Secondo i dati pubblicati dall’ Istituto di ricerca e di consulenza YouGov per il quotidiano The Times i sostenitori dell’indipendenza scozzese sono saliti al 47% , segnando una rimonta di otto punti in un solo mese.

La rimonta dei pro-indipendenza

Un dato importante e che in pochi si sarebbero aspettati agli inizi di agosto e che potrebbe far aumentare le speranze di tutti coloro che vedono il prossimo 18 settembre come un giorno che potrebbe segnare una svolta storica per il paese dei kilt e delle cornamuse. Il sondaggio conferma infatti il successo che sta riscuotendo la campagna degli indipendentisti, guidati  da Salmond, attuale primo ministro scozzese, che punta alla nascita di un nuovo stato completamente autonomo, sicuro degli enormi vantaggi che ne deriverebbero.

Sei punti e poco più di dieci giorni per decidere le sorti di un paese

Ma è presto per cantare vittoria. I dati infatti danno ancora in testa il fronte dei conservatori di Alistar Darling, con il 53% degli elettori favorevole a rimanere sotto la corona della regina Elisabetta II. Unico modo questo per tutelare, secondo gli interpellati, le generazioni future, l‘economia, le tasse e la moneta. Un 53% però in sostanziale flessione, rispetto al 61% registrato il mese scorso. Cosa accadrà adesso? Restano sei punti di differenza e poco più di dieci giorni per decidere il futuro della Scozia.

Bob Geldof  al “The Herald”  spera nell’unione del paese

Intanto oggi sul principale quotidiano scozzese “The Herald”  è intervenuta la pop star  irlandese Bob Geldof, fondatore dei Boomtownrats e conosciuto in tutto il mondo per il suo impegno in prima linea contro la fame in Africa. “L’Inghilterra e la Scozia insieme -ha detto- hanno inventato il mondo moderno e nel 21° secolo bisognerebbe discutere di interdipendenza e non di indipendenza”. Sir Bob tornerà con la sua band a Glasgow in ottobre e ha auspicato di poter trovare ancora la Scozia unita all’Inghilterra. “Il nazionalismo -ha aggiunto- è un animale politico pericoloso. Io sono irlandese. E’ un trucco politico di scarso valore che cambia la comprensione di chi noi siamo. Io capisco totalmente l’impulso emotivo all’indipendenza. Ma siamo dipendenti gli uni dagli altri. Nessuno di noi nella sua vita privata o nelle sue idee politiche è mai indipendente. Il mondo sta cambiando e ha bisogno di istituzioni diverse, non solo di separare noi stessi dagli altri”.

 

Anita Zeipi

L'Autore

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