La mutilazione per cui la vita perdette quello che non ebbe mai,
il futuro, rende la vita più semplice,
ma anche tanto priva di senso.

Italo Svevo

IL CERVELLO. ECCO IL SEGRETO PER NON AMMALARSI

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Sono le emozioni che fanno ammalare o guarire. Ma non parliamo delle emozioni del cuore, ma di quelle cervello. E’ nelle volute della materia grigia che si cela il segreto della nostra salute.  Segreto che se siamo in grado di decifrare ci consente di gestire il pulsante del nostro benessere. Lo hanno teorizzato e cercato di dimostrare in tanti. Ma ad esplorare le ultime frontiere della conoscenza in questo settore è stato il professor Enzo Soresi, autore del libro “Il cervello anarchico”,che  FUTURO QUOTIDIANO ha intervistato. Soresi è un medico chirurgo, specializzato in malattie polmonari ed oncologia clinica, che dopo anni di studi  spesi a curare le più gravi malattie, è arrivato alla conclusione che sia proprio il cervello il punto fondamentale in grado di accendere e spegnere le malattie che possono attaccarci nel corso della vita.

Professor Soresi, possiamo dire che il cervello è l’epicentro delle nostre malattie?

enzo soresi

enzo soresi

Nel mio libro emerge l’importanza della Pnei, Psiconeuroendocrinoimmunologia, una nuova  scienza, spesso trascurata, che evidenzia la relazione tra il sistema neurologico, quello immunitario e quello endocrino e spiega come gli ultimi due comunichino con le strutture emozionali del nostro cervello. Ho analizzato e descritto vari casi clinici che mi sono capitati nel corso della mia esperienza medica e che mi hanno fatto riflettere sul fondamentale ruolo che il cervello riveste nella nostra esistenza e di quanto sia importante una vita in cui si riduca al minimo il disagio psichico per prevenire così l’avvento di possibili malattie.

Questo vale per ogni forma di malattia?

Ogni malattia è diversa ma a me sono capitati casi di persone affette da melanoma, tumori, tubercolosi, situazioni più e meno gravi, peggiorate o guarite a seconda del periodo di vita che stavano attraversando i pazienti. Una signora ad esempio che, per i dispiaceri procuratigli dal marito, si è ammalata di tubercolosi. Oppure un contadino che è guarito dopo un incontro con Madre Teresa di Calcutta. Cosa che io definisco scientificamente, shock carismatico. Diciamo che per me la cosa importante è fare prevenzione.

In che modo?

Dovremmo imparare ad allontanarci da ogni forma di stress, che potremmo definire il più grande nemico moderno dell’umanità. La meditazione e l’attività fisica aiutano molto. Bisogna avere consapevolezza dello stress.

E’ vero che un ruolo fondamentale lo giocano i primi due anni di vita di una persona?

Sono fondamentali. Sono anni di inconsapevolezza e memoria implicita. Un periodo in cui crescendo non ci ricordiamo ma proprio in quel lasso di tempo il nostro cervello si costruisce e l’ambiente che lo circonda lo influenza molto. Avere una madre ansiosa o un padre molesto si riverserà inevitabilmente nello sviluppo celebrale del minore. Sono questi gli anni che ci fanno muovere.

Qual è allora il segreto per vivere senza ammalarsi?

Ci sono un insieme di fattori. È importante per il discorso che facevo prima, nascere in un contesto d’amore. Quello che accade nei primi anni di vita è determinante per il futuro di una persona. È determinante inoltre la capacità di saper convivere con la propria malattia. Sviluppare una sorta di resilienza, ovvero la capacità di saper gestire la situazione che dobbiamo affrontare.

Sara Pizzei

L'Autore

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