La mutilazione per cui la vita perdette quello che non ebbe mai,
il futuro, rende la vita più semplice,
ma anche tanto priva di senso.

Italo Svevo

E a causa della crisi gli italiani tagliano anche le cure

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Si incontrano spesso, a Roma, come in tutte le più grandi città, gli operatori delle associazioni di volontariato che aiutano il prossimo. Un “prossimo” che conosciamo. Che conosciamo davvero, perché la crisi, in Italia, seppur in lieve flessione, continua a mordere duro, giovani, meno giovani e pure pensionati.

Disoccupazione e povertà materiale. È così che oltre il 28% degli italiani è a rischio povertà o esclusione sociale. Il dato emerge da un’indagine dell’Istat condotta nel 2013 sui redditi degli italiani: il 50% delle famiglie vive con una media di 2mila euro al mese e, tenuto conto dell’inflazione e del calo del potere di acquisto, l’andamento reddituale non sembra dare cenni di ripresa.

Al Sud “dati da Terzo Mondo”

La situazione peggiora spostandosi a Sud, dove l’indicatore di povertà quasi raddoppia, sforando il 46%. ”Dati da Terzo Mondo – commenta Massimiliano Dona, segretario dell’Unione Nazionale Consumatori – che danno la misura delle difficoltà che hanno le famiglie italiane ad arrivare a fine mese. Il fatto che il 40,3% degli italiani dichiari di non riuscire a sostenere spese impreviste pari ad 800 euro spiega perché i consumi delle famiglie siano crollati”.

famiglie sempre più povere

Secondo l’Istat le famiglie numerose sono tra i soggetti più colpiti dalla crisi

Difficoltà economiche che pesano di più su chi vive solo (33%) e sulle famiglie numerose (39,8%), con tre o più figli (43,7%), soprattutto se minori (45,4%) o con un solo percettore di reddito (46,1%).

Si tagliano anche sulle cure

Per farcela si taglia, su tutto. Via il superfluo, la seconda macchina se non serve, le cene al ristorante, via la palestra, via le spese mediche. E c’è chi torna a pane e cipolla: nell’ultimo anno, denunciano le associazioni di categoria agricole, oltre 4 milioni di italiani sono stati costretti a chiedere aiuti alimentari agli enti caritativi per un pasto gratuito o un pacco alimentare.

E’ la crisi che spaventa, toglie la dignità e nega il futuro. Anche agli anziani. Perché sotto la scure della povertà, insieme ai ragazzi sottopagati e ai disoccupati, ci sono migliaia di pensionati che devono stare dentro le 500 euro al mese. Quei nonni, che ci allungavano la ‘mancetta’ a Natale, ci aiutavano a pagare l’affitto o che, pur con sacrificio, erano riusciti nell’arco di una vita intera a creare un piccolo tesoretto di risparmio, non ci sono più. E difficilmente torneranno.

Erica Antonelli

L'Autore

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