Che ognuno avrà il futuro che si conquisterà.

Gianni Rodari

Sessuofobia, ecco cosa spinge uomini e donne a non fare l’amore

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Nella nostra vita quotidiana siamo abituati a ricevere stimoli sessuali per gran parte della nostra giornata. Forse per questo, forse per altre motivazioni più profonde, ci risulta difficile immaginare che ci siano persone affette dalla sessuofobia, letteralmente la fobia della sessualità. Eppure è proprio cosi ed a soffrirne ci sono anche gli italiani. Come una qualsiasi fobia, è una paura che ha radici più profonde, legate ad aspetti specificamente anatomici e fisiologici dell’apparato genitale ma anche a problematiche relazionali della coppia che si riversano sulla sessualità. Il rifiuto fobico dello stimolo sessuale è in genere legato a soggetti immaturi dal punto di vista sessuale, persone che non sono riuscite a raggiungere un equilibrio psico- sessuale adeguatamente maturo e che per tale motivazione considerano con avversità tutto ciò che può essere connesso alla sessualità.

Le possibili origini della sessuofobia

sessoLa sessuofobia potrebbe avere origine da problematiche legate alla sopravvivenza, all’igiene in senso lato. Nelle ere primitive dell’uomo infatti, per la donna rimanere incinta e partorire senza adeguate cure corrispondeva ad un rischio elevato di morte. L’alta percentuale di mortalità al momento del parto e di complicazioni durante la gestazione in una società primitiva ha portato a difendere il sesso femminile, fattore della prosecuzione della specie. Con il passare del tempo quasi tutte le culture lo hanno reso accettabile solo in adeguate circostanze, come all’interno di una coppia riconosciuta e protetta dalla comunità. Ma l’educazione troppo rigida e le condizioni religiose particolarmente restrittive sono ancora oggi i fattori che concorrono a formare tale tipo di patologia già dalla più tenera età. Pronunciare frasi del tipo “ non toccarti lì perché altrimenti lo farai cadere” ( questa è una delle tante, poi su quest’argomento ogni genitore se ne inventa di proprie) non fa altro che far accrescere il tabù verso un qualcosa di proibito, ma nello stesso tempo che incuriosisce. Ecco quindi come le paure sessuali possono diventare vere e proprie patologie quando affondano le proprie radici nella modalità con le quali tali argomenti sono stati “trattati” dai nostri genitori.

Nella sessuofobia c’è un rifiuto delle sensazioni erotiche in generale, o di alcune specifiche attività o sensazioni legate al sesso. Una fobia sessuale, come accade in tutti gli altri tipi di fobie, è irrazionale, completamente illogica  e proprio per questo dà luogo a reazioni non controllabili. Come la maggior parte delle fobie, anche la sessuofobia porta a fenomeni di vero e proprio evitamento fino a giungere all’isolamento sociale: nelle forme più gravi infatti i soggetti non riescono a sviluppare una normale vita relazionale, non riescono a costruire un solido rapporto di coppia e, sul piano lavorativo, non riescono ad avere comuni rapporti con i colleghi dell’altro sesso. A lungo andare, se non adeguatamente affrontata, questa fobia può concorrere alla nascita di disturbi ossessivo – compulsivi, o anche a forme gravi di depressione, causate dal blocco della libido e dell’emotività. È necessario quindi farsi aiutare da un professionista che possa stabilire l’intervento più adatto, dalla psicoterapia alla cura con farmaci antidepressivi,o in alcuni casi la combinazione di entrambi. In psicoterapia sessuologica molto spesso si utilizzano degli esercizi di desensibilizzazione dello stimolo ansiogeno, esercizi che vanno fatti gradualmente. Ma ciò che manca e continua a mancare è soprattutto l’informazione sui temi della sessualità, disinformazione che molto spesso è ambigua, promiscua ed ancora oggi può portare a patologie cosi serie.

Valentina De Maio

L'Autore

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