Sogni, promesse volano... Ma poi cosa accadrà?

Gianni Rodari

Silvia Romano. L’importante è che sia tornata a casa. Stop alle strumentalizzazioni

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Silvia Romano, la ragazza  rapita il 20 novembre nel 2018 nel villaggio di Chakama, nel sud del Kenya, a circa 80 chilometri a ovest di Malindi, dove partecipava a un progetto di sostegno all’infanzia per conto della onlus italiana Milele, è finalmente stata liberata ed è tornata a casa. Ed è questo ciò che conta.

Lo show della politica e le strumentalizzazioni mediatiche sulla sua conversione all’Islam non hanno senso. Grandi e piccole star dei salotti tv forse dovrebbero tacere. In questo momento l’Italia ha solo bisogno di mettersi al lavoro per il futuro che non sarà facile. E il giovane sorriso di Silvia può essere di aiuto. Come il nome arabo che si è scelto, Aisha, che vuol dire vivente, viva.

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