Che ognuno avrà il futuro che si conquisterà.

Gianni Rodari

Malta, l’isola che diventa sempre più digitale

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Piccolo è bello, anche nel digitale. Così Malta si presenta agli altri paesi membri dell’Ue, come uno dei campioni dell’ultima Digital Agenda comunitaria. Il paese, infatti, può vantare uno dei migliori sistemi di pubblica amministrazione online dell’Unione Europea. Quasi tutti i servizi amministrativi dell’isola sono adesso su rete e molti esperti guardano a Malta come una delle best practice da cui trarre esempio. A detta di coloro che hanno avuto l’onere di valutare il tutto, qui si è sviluppata una specializzazione verticale che potrà essere messa a frutto anche nella condivisione con gli altri paesi limitrofi. Dalle competenze digitali sviluppate stanno anche nascendo alcune start-up attive in vari settori, turismo compreso.

L’isola che diventa digitale

Insomma, essere un’isola a volte può anche pagare. “Le dimensioni la rendono ideale per mettere a punto iniziative di amministrazione digitale”, spiega il professore Ernest Cachia, preside della facoltà delle Tecnologie dell’Informazione e della Comunicazione dell’Università di Malta. “Disponiamo di una gamma completa di servizi amministrativi, ma su scala ridotta, così possiamo ottenere risultati più rapidamente. Ci sono dei vantaggi nell’essere piccoli!”. Così Malta è diventata un laboratorio a cielo aperto di buone pratiche amministrative digitali. Nella Digital Agenda Scoreboard 2012-2013, recentemente pubblicata, ha ottenuto un punteggio di 94 per la pubblica amministrazione online e di 96 per l’amministrazione digitale trasparente. Molto meglio della media europea che si ferma ad un laconico 70.

Malta, leader mondiale dell’amministrazione online

Il risultato finale è che quasi tutti i servizi amministrativi sono ora online e l’isola è considerata un leader mondiale in questo campo. “L’amministrazione digitale rispecchia la forte cultura di Malta nella programmazione delle Tic”, dice a Futuro Quotidiano Alexander Borg, un consulente per la ricerca e l’innovazione alla Malta Information Technology Agency (Mita). “Gli investimenti hanno anche contribuito a creare importanti spin-off e un nuovo interesse per l’economia. L’amministrazione digitale permette inoltre di costruire un rapporto migliore con i cittadini e mostra al mondo che le Tic sono importanti per il paese”. Attualmente il governo maltese sta partecipando ad un progetto sulle Tecnologie dell’Informazione e della Comunicazione finanziato dall’Ue intitolato Idealist 2014 per rafforzare la rete dei 28 punti di contatto nazionali per le Tic nell’ambito del VII Programma Quadro.

L’alta tecnologia maltese sfocia anche nel turismo

Queste tecnologie, sviluppate a partire dalle esigenze di una buona amministrazione online, possono poi trovare applicazione facilmente anche in altro settori, dalla sicurezza, ai trasporti, all’energia e alla salute. Fino al turismo, perché il turista del XXI secolo è sempre più informatizzato e cerca mete che sappiano assecondare questa sua passione per le tecnologie. Le tecnologie base per mettere a frutto il patrimonio turistico che un’isola come Malta possiede sono quelle del virtual mapping, dell’interactive media e della virtual reality. E l’Università di Malta è all’avanguardia in tutti questi campi, tanto che ha assistito negli ultimi anni ad una crescita sbalorditiva dei suoi laureati impegnati nello sviluppo di tecnologie informatiche della comunicazione per i settori e per le applicazioni più disparate.

Progetti importanti grazie alle competenze degli studenti maltesi

“Gli studenti maltesi si distinguono per la qualità e la quantità delle competenze che possiedono nel campo delle tecnologie digitali”, spiega il Prof. Chacia e la facoltà da lui presidiata ha contribuito a garantire competenze qualificate che hanno consentito al governo dell’isola di presentarsi con successo ad alcune call europee molto importanti, sia in termini di risorse, che di proposte innovative elaborate. Come nel caso del progetto Ict Venturegate che è riuscito a sviluppare diversi strumenti di formazione online per le Pmi e una piattaforma virtuale per sviluppare partenariati. Oppure come nel caso di un progetto ancora in corso, Eig European Investor Gate, che mira a garantire agli imprenditori tutti i benefici della collaborazione in rete. “In quanto paese piccolo, noi dipendiamo fortemente dalle esportazioni e dal commercio. La partecipazione al 7° Pq ci consente di ampliare le nostre capacità”, ci dice Borg.

Un piccolo territorio adatto a grandi sperimentazioni

La piccola scala con cui ha a che fare l’isola, le consente di proporsi come territorio adatto alla sperimentazione di nuove tecnologie in tutti campi in cui le Tic possono avere applicazione. Così si stanno sperimentando software innovativi per l’apprendimento di prossima generazione rivolto ai bambini con dislessia oppure infrastrutture dati che integrano attività clinica e di ricerca per garantire al meglio la sicurezza dei pazienti. Ed il bagaglio di conoscenze da cui partire può fare la differenza. Perché oggi il decifit maggiore da colmare per qualsiasi attività è quello delle asimmetrie informative. Ecco che le pubbliche amministrazioni possono compiere alcune scelte virtuose in questo senso sviluppando sistemi di e-government la cui base dati sia a disposizione delle imprese del territorio e le cui applicazioni siano a disposizione di tutti i cittadini. Anche dei turisti che sulla base di queste informazioni potranno scegliere più consapevolmente dove passare le prossime vacanze e come spendere i propri soldi, magari su un’isola felice.

Marco Bennici

L'Autore

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