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Gianni Rodari

Uilpa e la tela di Penelope

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uilpa“E’ evidente come neanche la recente esperienza del Ministero dei Beni Culturali sia servita per comprendere a fondo che i servizi pubblici sono sull’orlo del baratro. La classe politica continua, giorno dopo giorno, a tessere una tela, le cui trame sono evidentemente ordite per portare a compimento l’opera di discredito degli operatori e di distruzione della macchina pubblica. L’appropriazione delle risorse, destinate ai lavoratori dei Ministeri per retribuire prestazioni per la maggior parte già effettuate, costituisce l’ennesima, palese, dimostrazione degli intenti demolitori di questo Governo“.  Lo afferma in una nota il Segretario Generale della Uilpa, Nicola Turco, il quale aggiunge: “Quando nei prossimi mesi, per effetto di questa misura, non saranno più assicurati servizi pomeridiani nei Tribunali, le visite in tutte le ore della giornata, compresi i festivi, nei siti archeologici e culturali, e tante altre prestazioni pubbliche, ci auguriamo che sia chiaro a chi imputarne la responsabilità, certamente non ai lavoratori ed ai sindacalisti! La chiusura di Tribunali, Prefetture, Uffici periferici delle varie amministrazioni rendono tangibile il senso dell’arretramento dello Stato sul territorio e la progressiva spoliazione della sfera dei servizi al cittadino utente. E’ lampante quale sia l’intento della classe politica di questo Paese: abbattere il servizio pubblico finora assicurato e garantito dal sacrificio quotidiano degli operatori, sopportato nonostante le gravi carenze di organico negli uffici”.

“Siamo fortemente preoccupati – incalza Turco – che di fronte alle scelte devastanti del Governo da nessuna delle forze di opposizione si levi alcuna voce di protesta; queste ultime, nonostante chiacchiere e proclami, non esercitano di fatto alcuna reale resistenza. Basti ricordare come la Riforma della P.A. sia stata approvata dal Senato grazie alla partecipazione al voto, seppure contrario, dei partiti oppositori. E allora ci chiediamo se non esista un disegno  comune  e  partecipato  di  abbattere  quei  livelli  di  democrazia e di legalità finora tutelati dal rispetto dei principi sanciti dalla Carta Costituzionale sempre condivisi dal movimento sindacale”. Prosegue il Segretario Generale della Uilpa: “Le scelte sin qui adottate stanno distruggendo la classe media della popolazione, aumentando il peso dei poteri  forti  e  allargando  la  platea  delle  fasce  deboli, sulle quali diventa più facile far leva in virtù del progressivo logoramento e di quell’inevitabile senso di prostrazione che ne rende più facile l’asservimento”. “Da ultimo, il recente, grave attacco alla libertà di informazione – aggiunge Turco –  denota la volontà di favorire un pericoloso clima di oscurantismo che evoca i fantasmi di un passato, ancora non troppo lontano…”. “Si cerca con ogni mezzo di tacitare tutti coloro che, in qualche modo,  si mettono contro il volere di questa classe politica. C’è bisogno – conclude Turco – di un grande patto di alleanza che riunisca tutte le forze sane del Paese prima che questa deriva autoritaria assuma devastanti tratti di fatidica letalità”.

 

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