La miglior cosa del futuro è che arriva un giorno alla volta.

Abraham Lincoln

13 buoni motivi per fare la mamma a tempo pieno

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Sono rimasta sette giorni a casa insieme a mio figlio ed ho scoperto che dalle ore 10 alle ore 12 suona alla porta di tutto – dal postino al tecnico della caldaia fino all’omino con le Pagine Gialle – roba che nemmeno quando vado a lavoro riesco a conoscere tanti maschi insistenti in così poco tempo.

imageSono rimasta a casa senza andare a lavoro ed ho scoperto che Rai tre subito dopo una diretta di centottanta minuti sul Discorso di insediamento del nuovo Presidente del Consiglio di Stato ha mandato in onda uno speciale di Elisir sui fattori scatenanti delle emorroidi al sedere.

Sono rimasta a casa sette giorni insieme a mio figlio ed ho visto la felicità nei suoi occhi quando appena sveglio ha urlato “mamma” e poi si è accorto che stavo ancora tutta quanta stecchita nel letto.

Sono rimasta a casa assieme a mio figlio ed ho appurato definitamente che come Capo e’ un grandissimo S puntato.

Sono rimasta a casa insieme a mio figlio e fuori sarebbe potuta pure scoppiare la guerra ma per noi in sette giorni le uniche brutte notizie sono state le sevizie di Masha al povero Orso.

Sono rimasta a casa una settimana e nel caos viscido putrido e abominevole che mio figlio ed io siamo riusciti a creare ho incredibilmente ritrovato un orecchino che avevo perso anni e anni a dietro.

Sono rimasta a casa senza andare a lavoro ed ho insegnato a mio figlio che cosa e’ il sindacato.

Sono rimasta a casa e per sette giorni ho visto quanto è bello fare la spesa al mattino coi pensionati che ti cedono il posto alla cassa del supermercato.

Sono rimasta a casa insieme a mio figlio e quando il sole splendeva ancora alto nel cielo siamo scesi per strada senza nemmeno guardarci allo specchio – tanto amore chi vuoi che ci veda – invece abbiamo incontrato la mia amica Rosa che ci ha invitati a pranzo in un ristorante scicchissimo.

Sono rimasta a casa e per sette giorni ho servito la cena in punto alle otto ma nessuno ha mangiato per via della febbre allo stomaco.

Sono rimasta a casa insieme a mio figlio ed ho giocato tutto il giorno piegata a carponi sotto al tavolo della cucina il che è stato assai meglio che una full immersion di 120 minuti tutti quanti concentrati prima durante e dopo l’ora di cena, alla fine di una lunga e spossante giornata a lavoro.

Ho passato sette giorni assieme a mio figlio ed ho scoperto come è difficile far finta di ridere quando invece ti sta scendendo una lacrima.

Sono rimasta a casa con mio figlio senza andare a lavoro e sette notti su sette mio marito ha russato, il bambino ha frignato e la mattina all’alba e’ suonata puntualmente la sveglia.

Ma io col cavolo che mi sono alzata dal letto.

Fiorella Corrado

L'Autore

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