Continua ad arricchirsi di nuove e importanti opere la “Collezione d’Arte Contemporanea” dell’ Università Roma Tre. L’8 aprile è stata inaugurata la Sezione di Ingegneria, negli spazi a piano terra della Palazzina della Direzione del Dipartimento, in via Vito Volterra,62. Si tratta di un bell’edificio moderno, sorto dalla trasformazione dell’ex Vasca Navale (di cui rimane musealizzata come memoria storica solo la parte iniziale del complesso militare – industriale, dove si progettavano le navi militari), diventato un luogo di studio e di ricerca scientifica e tecnologica, in cui si integrano perfettamente le opere d’arte di 7 artisti italiani, Matteo Basilé, Tommaso Cascella, Omar Galliani, Massimiliano Galliani, Michelangelo Galliani, Gianfranco Notargiacomo, Davide Sebastian e di 1 artista inglese, Jonathan Hynd.
Oltre ai quadri e alle sculture,anche due interventi site specific di Tommaso Cascella e di Omar Galliani, che interverranno direttamente sulla parete, nel luogo di incontro delle rispettive opere, lasciando il segno della loro creatività, in un dialogo ravvicinato e ricco di suggestioni, nella specificità del loro linguaggio pittorico.
La presenza delle opere di questi artisti arricchisce la qualità estetica degli spazi del Dipartimento di Ingegneria, in quanto costituisce una straordinaria sintesi del moderno, che vede un dialogo sempre più ravvicinato tra “ le due culture”, come si diceva una volta. La progettualità artistica e la progettualità scientifico- tecnologica condivideranno la stessa casa, gli stessi spazi, in quanto condividono gli stessi obiettivi: fare crescere la conoscenza e il benessere materiale e spirituale degli uomini, ciascuno nel proprio ambito e con i propri strumenti, con l’obiettivo comune di rendere sempre più ricco e aperto il cammino, lungo la strada dello sviluppo sociale e storico.
Questi artisti, pittori e scultori, ci offrono un approccio plurale all’arte, in base a ispirazioni, tecniche e procedimenti realizzativi, propri a ciascuno di essi. Alcuni sono dei maestri affermati (Tommaso Cascella, Omar Galliani, Gianfranco Notargiacomo, Jonathan Hynd), altri sono più giovani, ma ormai di riconosciuto talento creativo, nazionale e internazionale (Matteo Basilé, Michelangelo Galliani, Massimiliano Galliani e Davide Sebastian).
Le specificità linguistiche di ogni artista si possono sintetizzare in una visione dell’arte che lavora sulla struttura segnica e sull’autonomia del significante (Cascella, Hynd, Notargiacomo), sulla nuova figurazione sviluppata tra segni e simboli (Omar Galliani, Michelangelo Galliani) e sulla correlazione tra invenzione e significazione, mediante tecniche digitali (Matteo Basilè, Massimiliano Galliani e Davide Sebastian).
Dalle peculiarità di ogni artista, emerge un ipertesto estetico, che introduce l’osservatore in una atmosfera artistica, che qualifica quello spazio di Ingegneria e introduce il fruitore in una dinamica di immagini e di segni, che si possono apprezzare con una attenta e graduale lettura. Per cogliere pienamente le singole specificità degli artisti e il loro comune, e insieme differente, sentire creativo, le opere richiedono una lenta meditazione e una puntuale osservazione. Esse vanno praticate senza fretta, prolungate nel tempo e realizzate anche in modo saltuario e con incontri casuali: solo allora le opere lasceranno scoprire i tesori di senso e di significazione che contengono.