La mutilazione per cui la vita perdette quello che non ebbe mai,
il futuro, rende la vita più semplice,
ma anche tanto priva di senso.

Italo Svevo

Affittare gli Uffizi? Si può, ma niente tartine in Galleria

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Affittare gli Uffizi per un ricevimento? Si può ma, per cortesia, senza sgranocchiare davanti alle opere d’arte. Ci tiene a specificarlo la soprintendente del Polo museale fiorentino Cristina Acidini dopo che diversi media si sono occupati del tariffario per la concessioni di alcuni spazi museali: una pratica che è in vigore da anni nel capoluogo toscano con l’allestimento di sfilate di moda, spettacoli ed eventi e che adesso ha anche un suo “listino” pubblico che prevede costi e modalità d’uso degli spazi, sulla cui concessione ha comunque l’ultima parola il soprintendente. Ma “agli Uffizi – precisa Acidini – non è prevista la compresenza tra opere d’arte e sostanze alimentari. Ribadisco che nelle sale della Galleria degli Uffizi non è permessa l’organizzazione di incontri ‘conviviali’ di alcun tipo. Nel tariffario è chiaramente indicato che questo genere di iniziative è possibile, dietro pagamento dei previsti canoni e spese, solo ed esclusivamente negli spazi della terrazza degli Uffizi o nell’attigua caffetteria”.

Il tariffario, consultabile sul sito del Polo museale, prevede la concessione della Galleria degli Uffizi, delle Sale Rosse, Blu e Gialle del museo, e anche del Corridoio vasariano: una visita straordinaria alla Galleria con cocktail costa 15.000 euro e 20.000 se la visita è accompagnata da una cena. Ma in evidenza è segnalato che bicchieri e piatti devono restare confinati nella terrazza o nella caffetteria del museo. Più “indulgenza”, invece, per la Galleria dell’Accademia, spazio peraltro già molte volte sperimentato in questo senso: ok a brindisi e pietanze sotto lo sguardo del David per una cifra che va dagli 11.000 ai 20.000 euro.

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