Regressione da stress: la concentrazione di consonanti sibilanti sta ad indicare la strana e lunga esperienza vissuta sette anni fa da una donna di Manchester, in Inghilterra, Naomi Jacobs, oggi 39enne, che ha deciso solo ora di raccontarla in un libro, intitolato ‘Forgotten Girl’.
Naomi, all’epoca 32enne, una sera si è coricata nella sua realtà, per risvegliarsi, la mattina dopo, convinta di essere ancora un’adolescente, con l’impegno di prepararsi di gran fretta, dovendo andare a scuola e incontrare il proprio boyfriend, giovanissimo come lei.
Non era affatto così: nei 17 anni ‘mancanti’ dal puzzle della sua memoria ‘recente’ era stata cancellata, ad esempio, un’unione che, dieci anni prima, gli aveva fatto dare alla luce un figlio.
La donna guardava con sbalordimento al proprio telefono cellulare – che nel 1992, dove l’aveva portata la sua ‘macchina del tempo mentale’, non aveva diffusione e, certo, non presso una quindicenne! – o al PC con Internet. Per lei il Primo Ministro si chiamava John Major; fortunatamente la Regina era sempre la stessa, ma Lady Diana era ancora viva.
Sul lato personale, aveva completamente rimosso il parto, anche se si rendeva conto che quel ragazzino che la chiamava mamma le assomigliava molto! Uno spavento enorme per il povero bambino che si è trovato di fronte ad una madre convinta di essere quasi una sua coetanea e non si sentiva abbastanza responsabile da potergli essere genitrice.
Ai tempi, la diagnosi dei medici era stata che la donna soffriva di ‘amnesia globale transitoria’, da eccesso di stress. Dal buco nero nella sua mente, però, si salvava quella che, in psicologia, viene chiamata ‘memoria semantica’, ovvero le cose replicate continuamente: guidare l’auto, ricordare i numeri di telefono ripetuti più frequentemente.
La donna è stata sottoposta ad un trattamento psicologico che comprendeva anche il sostegno dei suoi cari: solo dopo 8 settimane, la memoria recente è cominciata a riaffiorare, riportandola gradatamente alla normalità.
