Compili il suo pronostico, ci penserà il futuro!

Gianni Rodari

Attentato incendiario al Villaggio Giuliano-Dalmata di Roma

0

angdvAttentato ieri sera a Roma contro una sede dell’Anvgd. Alle 22 circa, infatti, è stato lanciato un ordigno incendiario all’interno della sede del Comitato Provinciale dell’Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia, in via Reiss Romoli. Gli autori del gesto terroristico, hanno tagliato la rete di protezione di una delle finestre del seminterrato dove ha sede il locale, situato alla base di un palazzo nel cuore del Villaggio Giuliano – Dalmata di Roma. Proprio nei giorni scorsi Futuro Quotidiano ha pubblicato notizia della “presunta pacificazione nazionale” riguardo al tema di ‘Foibe ed Esodo’, dopo che è trascorso ormai un decennio dall’istituzione per legge del Giorno del Ricordo (votata alla quasi unanimità in Parlamento). In aumento, però, sono i gesti folli di violenza e aggressione a simboli delle genti giuliano-dalmate. Basti pensare ai costanti deturpamenti di monumenti in coincidenza con le commemorazioni del 10 Febbraio, alle contestazioni agli spettacoli di Simone Cristicchi e Jan Bernas e a certi intellettuali negazionisti che si esprimono, talvolta anche presso media autorevoli.

“Resta, comunque – ha spiegato il presidente della Federesuli Antonio Ballarin – il dato politico: sono passati 70 anni ma diamo ancora fastidio. E diamo fastidio ancor di più se il concetto di ‘memoria condivisa’ prende piede nella nostra società, cosi come se prende piede un disegno di ‘prospettiva’ per un popolo decisamente vivo e una storia tutt’altro che morta”. Piena solidarietà è stata espressa all’Anvgd da tutte le Associazioni presenti sul territorio nazionale. In particolare, la condanna del “Comitato 10 Febbraio”, una realtà composta principalmente da giovani che, senza preclusioni ideologiche ma spinti dalla sete di verità, lavorano quotidianamente per testimoniare quanto si voleva cancellare. “Condanniamo questi vili tentativi di intimidazione – ha scritto il Direttivo nazionale – che non fanno che accrescere la nostra volontà di divulgazione di una Storia negata per oltre sessant’anni”. Realtà, quella della travagliata e articolata storia del nostro Confine Orientale, che ancora fa paura, pur se, per fortuna, a pochi.

Carla Cace

L'Autore

Lascia un commento