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Gianni Rodari

Arabia Saudita-Emirati: allarme per crisi investimenti energetici

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Durante il World Utilities Congress ad Abu Dhabi

I ministri dell’Energia di Arabia Saudita ed Emirati Arabi Uniti, rispettivamente Abdulhaziz bin Salman e Suhail al Mazrouri, hanno lanciato un monito sulla mancanza di investimenti nel settore petrolifero che metterebbe a rischio la produzione in futuro.

Intervenendo il 10 maggio al World Utilities Congress ad Abu Dhabi, come riporta il giornale “al-Sharq al-Awsat“, il ministro dell’Energia saudita ha dichiarato:
“Il mondo ha bisogno di svegliarsi. Il mondo sta esaurendo la capacità energetica a tutti i livelli. È una realtà”.

Da parte sua il ministro dell’energia degli Emirati, Suhail al Mazrouei, ha aggiunto che il gruppo vede il mercato petrolifero equilibrato e adeguatamente rifornito, ma che la mancanza di investimenti metterebbe a rischio la produzione futura. L’alleanza Opec+ è stata criticata dai Paesi consumatori, come Stati Uniti, Giappone e India, per non aver aumentato la propria produzione di greggio per contenere l’aumento dei prezzi e l’aumento dell’inflazione, con i prezzi sul benchmark Brent che dopo l’invasione russa dell’Ucraina iniziata lo scorso 24 febbraio, si sono mantenuti ben al di sopra dei 100 dollari, toccando massimo storici a 130 dollari al barile.

Al Mazrouei ha affermato che la geopolitica sta causando “caos” nel mercato e, sebbene abbia riconosciuto che molti membri dell’Opec non stavano raggiungendo le loro quote di produzione, il ministro ha attribuito a una mancanza di investimenti esacerbata dal tentativo dell’Occidente di abbandonare i combustibili fossili.

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