La favola bella
Ha guardato ad entrambi seduti in divano, poi ha esclamato: mamma. Mi ha tirato per un braccio in direzione del letto. <
Ha guardato ad entrambi seduti in divano, poi ha esclamato: mamma. Mi ha tirato per un braccio in direzione del letto. <
I momenti di rara felicità ovvero quando a mio marito va via il raffreddore oppure il weekend dalla nonna
Ebbene, mi arrendo. Sono una mamma italiana, anzi, una mamma italiana del Sud.
Una delle cose belle dell’essere mamma? Per esempio non essere costretta ad andare in vacanza con l’ultima tua amica single sulla piazza.
Nel loro eterno braccio di ferro per stabilire chi tra noi e loro è davvero il più forte, c’è solo un potere che i maschi temono sapendo che non l’avranno mai: il potere della maternità.
Ho seguito tutte le mode – blusette di pizzo, borchie, tessuti mimetici, lenti multicolor, minigonne di lurex, a stampa scozzese, acconciature da vamp e sandali a schiava – fino a che non è nato mio figlio.
C’è un sito dedicato alle mamme. In realtà più di uno. Si chiamano community o più all’italiana: piattaforme di incontro.
Mio figlio cresce, sembra un ometto. E’ tutto suo padre. Mi commuove profondamente il suo modo di rappresentare l’amore.
Guardo fuori, dalla finestra in ufficio. Splende un sole dolce, tipico di questa stagione dell’anno. Mi verrebbe voglia di uscire in anticipo, rimandare ogni impegno e correre a casa da lui.
Tutto quello che ho imparato sulle liti di coppia: dai fidanzati, ai conviventi, al post partum.
Adoro settembre. Ritrovare gli amici, la propria casa, le vecchie abitudini. Anche mio figlio e’ sembrato parecchio felice; aspetta che io torni a casa dopo il lavoro, mi abbraccia. La vita addosso.
Quando me lo dicevano sembrava la cosa più naturale del mondo. Mi dicevano, quando ero ancora in attesa, che il segreto per rimanere in forma e non farsi logorare dai figli sarebbe stato dormire.