Riguardiamoci Conspiracy, il film che svela chi decise la soluzione finale
La giornata della memoria del 27 gennaio rappresenta una ricorrenza di grande importanza per la coscienza collettiva…
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Che gli autori della Pixar siano al vertice dell’attuale cinema di animazione, per tecnica e sceneggiatura non…
Newton: le elezioni in India e la satira politica Film di apertura della diciassettesima edizione del River…
Tra i selezionati della dodicesima edizione della Festa del cinema di Roma, “Logan Lucky” è il nuovo film di Steven…
Il cinema di Wes Anderson. I colori sgargianti degli abiti e degli scenari, spesso accostati…
Non è semplice recensire un film come quello di Darren Aronofsky, forse la pellicola più…
http://https://youtu.be/vgqG3ITMv1Q“The Big short: la Grande scommessa”, oscar 2016 per migliore sceneggiatura non originale, è concepito come…
Vincitore di numerosi premi, tra cui 2 David di Donatello (miglior film, migliore sceneggiatura), 3 nastri d’argento ed il premio…
E’ sempre parlando della duplicità dell’ essere contemporaneamanete eroi e antieroi, che Clint Eastwood, dall’alto…
Il regista belga Van Dormael ci racconta la storia di Nemo Nobody, un uomo anziano di 117 anni, ultimo essere umano mortale in un futuro in cui è stata raggiunta l’ “immortalità”. Interpellato da psicologi-scienziati e giornalisti che seguono costantemente i suoi ultimi giorni di vita, l’uomo cerca di ripercorrere il suo passato; ma i suoi ricordi sono confusi, o meglio, “sovrapposti”.
The Lobster: E se chi rimane single fosse trasformato in animale?
Questa la domanda chiave di “The Lobster” ( Premio della giuria a Cannes 2015), film del regista greco Yorgos Lanthimos , il quale è in gara nella corrente edizione del festival di Cannes (la settantesima) con il suo nuovo film “The killing of sacred deer”.
Il sequel è sempre un momento decisivo per tutte le saghe, a maggior ragione per quelle dei super-eroi, che proliferano sempre di più nelle nostre sale. Non tutti i seguiti sono all’altezza degli originali. Il rischio più grande è quello di adagiarsi sul già visto, come è accaduto per il furbo, ma piatto “The Avengers 2”.Non è questo il caso di “Guardiani della galassia” (tratto dall’omonimo fumetto Marvel).