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Gianni Rodari

Autostima: la lezione che l’Italia deve prendere dal Brasile

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Analizziamo i fatti brasiliani, li commentiamo, li proponiamo e lo facciamo dal Brasile cercando di essere attenti a quello che ci circonda ma lo facciamo con occhi e cultura europea, la nostra. E’ un punto di vista, un angolo visuale spesso inconsapevolmente condizionato dalla nostra esperienza e dalla nostra formazione ma rischiamo di offrire opinioni troppo spesso parziali.

Come interpretare il dato delle elezioni

brasileLe recenti elezioni politiche sono certamente state condizionate dagli scandali che hanno fatto emergere una fitta rete di corruzione e da un desiderio forte di cambiamento che attraversa il Paese. Lo scontro è stato duro, netto, il Paese si è diviso: ora ci sono urgenze economiche da affrontare non di secondo piano. Ma, prima di fare una analisi della situazione, dobbiamo capire cosa realmente pensano i brasiliani. Partiamo da un dato: Dilma ha vinto e Aecio ha raccolto molti voti. Il Brasile è un Paese pacifico, non ha mai conosciuto una guerra, un paese democratico e tollerante, assai pragmatico.

E allora dobbiamo dire che la maggioranza dei brasiliani ha preferito il programma della presidente uscente, nonostante tutto. Tradotto significa che una attenzione maggiore alle problematiche sociali, alle politiche di sostegno per la famiglia, alle politiche per la casa, a politiche della sinistra tradizionale, a una significativa presenza dello Stato in economia e nella società in generale sono valori ancora maggioritari nella società brasiliana. Per questa parte della società le politiche di Aecio sono politiche di destra.

Le proteste come segno di volontà di cambiamento

brasile nataleQuello che possiamo dire sul versante opposto è che il desiderio di un cambiamento e la protesta contro un sistema corrotto hanno raccolto largo consenso e possiamo aggiungere che altrettanto forte è la convinzione che serva un regime più liberale e più aperto, una politica economica in cui lo Stato faccia dei passi indietro, una maggiore apertura ai mercati occidentali sono temi reali e condivisi. Si troverà una sintesi e il Brasile superera le sue divisioni e riprenderà la sua crescita. La cosa più importante è modernizzare senza smantellare il sistema di protezione sociale.

Dal Brasile una lezione per l’Italia

Su un diverso piano sono due le parole su cui noi italiani dovremmo riflettere. Allegria e Autostima. Sono partito pochi giorni fa per passare le feste in Italia. Ho lasciato un Paese in festa, allegro e pieno di luce e ho trovato un paese intristito. Eppure anche in Brasile non mancano i problemi. L’ottimismo aiuta, un crescente pessimismo no. Ho lasciato un Paese orgoglioso anche al di là del reale e ho trovato un Paese ipercritico al di là dei dati reali. Pensiamo di essere l’ultimo dei Paesi al mondo e invece le nostre ricchezze culturali, l’italian style ci viene invidiato. In questa crisi, che non è solo italiana, dovremmo acquistare maggiore ottimismo. Se dobbiamo cercare di capire il Brasile dal suo interno senza pregiudizi culturali altrettanto dobbiamo fare con l’Italia. Preoccupiamoci dei nostri problemi ma non dimentichiamo l’enorme potenziale che il nostro paese ha. E dedichiamoci un po’di speranza.

Alessandro Battisti

L'Autore

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