Non preoccuparti di cosa sta per fare qualcun altro.
Il miglior modo per predire il futuro è inventarlo.

Alan Kay

‘Be my eyes’, l’innovazione a sostegno dei non vedenti

0

Anche la tecnologia può fare del bene al prossimo. In che modo? Aiutando alcune persone a compiere gesti, all’apparenza semplici e scontati, ma che in realtà per loro rappresentano una sfida quotidiana. A questo punta l’innovativa app Be my eyes.

‘Be my eyes’

be my eyesUn’applicazione il cui nome (Sii i miei occhi) fa ben intendere quale possa essere la sua funzione. L’idea, sviluppata da ricercatori danesi, è quella di utilizzare la tecnologia per aiutare i non vedenti a vedere, supportandoli così nelle loro attività giornaliere. Dalla spesa, al nome di una via, fino alle indicazioni stradali, tutto può essere reso visibile da questa applicazione e grazie all’aiuto di una rete di volontari che offrono la loro disponibilità e i loro ‘occhi’ a supporto dei non vedenti.

Gli occhi digitali

Registrandosi al sito di questa app vedenti e non vedenti possono infatti entrare in contatto. Come? Al momento del bisogno una persona priva della vista potrà rintracciare telefonicamente, con una videochiamata, uno dei volontari che, grazie alla fotocamera del proprio iPhone ( per il momento l’applicazione è disponibile solo per questo tipo di smartphone), potrà aiutarlo a identificare ad esempio  la scadenza o il prezzo di un prodotto o a risolvere un’altra problematica per la quale si richiede l’utilizzo di Be my eyes.

Disponibile per ora in 10 lingue, compreso l’italiano, Be my eyes ha già aiutato circa 5 mila ipovedenti, grazie a 63 mila volontari e a breve l’app verrà lanciata su piattaforma Android.

L'Autore

Lascia un commento