I trentenni hanno seri problemi relazionali. Il mio capodanno ne è una conferma. La cosa più sconcertante è che io nella mia vita non avrei mai pensato di dover dare ragione a Gabriele Muccino perché quando a 14 anni ho guardato “L’ultimo Bacio” ho pensato solo che il mondo non fosse così, affatto. Invece oggi, a 27 anni, l’unica cosa che riesco a pensare è che Gabriele è un profeta, lui nel 2001 aveva già festeggiato il 2015 con me, lui c’era mentre io annaspavo tra la folla di un locale tra fiumi di alcol e droga pensando che l’inferno è fatto proprio così: gente sull’orlo di una crisi d’identità che giusto per la notte di capodanno, e in preda ad alterazioni percettive di qualsiasi tipo, si vuole bene. Giusto a capodanno, giusto per intossicare me, che invece non voglio bene proprio a nessuno nemmeno la notte di capodanno. Io di risposta mi sono gentilmente trasformata nel Cavaliere Oscuro, ho passato la mia nottata a volatilizzarmi da una parte all’altra, a ponderare sul mio risentimento e sulla promiscuità affettiva di queste terrificanti feste natalizie. Se il mio inferno esiste è fatto così: è un locale verosimilmente ricavato da un’ex cosa qualsiasi, tipo un bottonificio, saponificio, colorificio, birrificio, pieno di trentenni strafatti che per cercare il vero significato dell’amore fanno cose sconcertanti urlando cose tipo: Sei bellissima, Ti voglio bene!
Il “bene” che si prova a capodanno
Adesso il problema non è l’affetto in sé, che comunque mi disturba, ma il fatto che oltretutto tutti questi individui che si vogliono bene in questo ex qualcosa, diventato locale, sono tutti ex. Sì, un ex saponificio pieno di ex, ex che fanno cose talmente improbabili che ancora oggi, a pochi giorni dal fantastico capodanno, generano nuovi ex. Tutto questo senza che due ex riuscissero a smettere di essere tali, nemmeno l’ex ragazza pochette, quella che trovi sempre attaccata al braccio del suo ex, è riuscita a rifidanzarsi con lui. Niente. Tutto è terminato in un’ecatombe di gente tornata a casa sola con le scarpe piene di gin tonic e la giacca di un altro, verosimilmente l’ex di qualcuno, perché era troppo sbronza per cercare la sua. Io non ho riportato molti danni, a parte una vescica sul mignolino del piede e il rimorso di cazzotti mai dati ma che mi riservo di poter dare durante tutto il 2015.
Ad ogni modo, scanso ripetere una serata simile, ho scritto una letterina alla Befana, che per quanto mi riguarda è l’eroina più giusta a cui si possa ambire, perché la Befana conosce il senso della giustizia quasi quanto il maresciallo Rocca, è generosa ma non si lascia abbindolare dai furfanti, quindi so che esaudirà senz’altro i miei desideri.
Lettera alla Befana
Cara Befana,
quest’anno ho diverse cose da chiederti, non ti chiedo di esaudirle tutte ma di prestare attenzione almeno a un paio dei punti segnalati qui sotto che mi permetterebbero di poter vivere meglio la mia esistenza.
1) Desidero che Veronica Lario decida di donarmi il corrispettivo di un suo mese di mantenimento affinché possa avere un anno meno miserabile e acquistare un microscopico appartamento.
2) Desidero che il Napoli vinca lo scudetto per potermi fare il bagno nella fontana di Piazza Trieste e Trento a Napoli.
3) Desidero che Corrado continui a regalarmi le figurine di Mertens cosicché quando finalmente sposerò Mertens potrò fargli vedere come ho personalizzato le cover del mio iPhone.
4) Desidero sposare Mertens per poter restituire a Veronica Lario l’anticipo per l’acquisto dell’appartamento.
5) Desidero vincere il superenalotto per poter acquistare tutti i locali di Napoli e chiuderli per il prossimo capodanno cosicché io non debba più trasformarmi nel Cavaliere Oscuro, nel caso non potessi farlo desidero almeno un mantello ben fatto, magari con qualche lustrino se riesci.
6) Desidero svegliarmi una mattina completamente ricoperta di denaro per poter finalmente dire che i soldi non hanno importanza e andare immediatamente a comprare 15 paia di scarpe.
7) Desidero una macchina del tempo per poter impedire il concepimento di Tevez, e già che mi trovo per andare a scoprire se le piramidi le hanno costruite gli alieni oppure no, subito dopo aver saltato la notte di capodanno ovviamente che è comunque una festa che vorrei che abolissi.
8) Desidero la morte di tutte le meduse dell’universo perché sono stata troppo spaventata dal documentario sulla cubomedusa, che è l’unico motivo per cui non posso desiderare di trasferirmi in Australia insieme al mio scarso equilibrio che mi impedisce anche solo di pensare di essere una surfista strafiga.
9) Desidero che Paolo Fox diventi mio coinquilino così che possa avvertirmi sempre di ciò che mi sta per succedere e possa scoprire che tipo di tintura usa per avere quei bellissimi capelli nero corvino
10) Desidero svegliarmi nel corpo di Beyoncè per passare le mie giornate ad ammirare il mio sedere e far salire Mattia, Marianna e Rossella sul palco con me a cantare “Single Lady”.
Ah, desidero anche che tu faccia un regalo da parte mia a Gabriele Muccino.
Con affetto,
Martina Di Matteo
