Il guaio del nostro tempo è che il futuro non è più quello di una volta.

Paul Valéry

Bomba d’acqua a Firenze. Clima pazzo. Tutte le teorie

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maltempo-toscana alluvioneImprevedibilmente Firenze la bella è stata oggi flagellata dal maltempo. Una raffica di grandine ha travolto la città. La visione è quella di una cartolina di inverno inoltrato, ghiaccio e tanto grigio. Una bomba d’acqua così violenta così intensa – a Palazzo Vecchio sono in corso sopralluoghi e due scuole evacuate – eppure non contemplata dai tanti e bravissimi maghi del meteo. È accaduto lo stesso sul Gargano. Accade ormai ogni giorno. Che sta succedendo al pianeta? I guru della pioggia e del sole non sono più in grado di capire cosa accadrà domani? O invece, qualcosa, drammaticamente ci sfugge? I climatologi rassicurano, è tutto normale, è sempre successo nel corso dei secoli. Sarà vero, eppure qualcosa che non quadra.

Lo tsunami spostò l’asse terrestre di 10 cm

Lo tsunami che colpì il Giappone nel marzo del 2011 e prima ancora il tremendo terremoto di Sumatra del 2004, hanno provocato impercettibili cambiamenti nella posizione astronomica del nostro pianeta. Si può davvero escludere, come invitano a fare gli esperti del settore, che tutto ciò possa incidere sul clima?

Quando la durate del giorno si accorciò

Il giorno della tragedia che si abbatté sul Sol Levante sismologi e vulcanologi anche di prestigio dissero che l’impatto del sisma era stato tale da spostare l’asse di rotazione terrestre di quasi 10 centimetri. E che quello di 7 anni prima aveva aumentato la rotazione terrestre accorciando di 6,8 microsecondi la durata del giorno. Particolari insignificanti da ignorare e che sicuramente non hanno avuto e non avranno nessuna ricaduta sull’habitat del nostro pianeta?


La teoria delle scie chimiche e la guerra del clima 

Poi ci sono le famigerate scie chimiche. Una favola che appassiona il web e i teorici del complottiamo, secondo i quali le bianche frecce, lunghissime e in grado di coprire il sole in pochi minuti, che vediamo comparire in cielo non sarebbero vapore acqueo o scorie di motore d’aereo, ma agenti biologici o chimici spruzzati in volo da apparecchiature ad hoc non intercettabili dai radar (stessa tecnologia degli Stealth, gli aerei americani invisibili) nell’obiettivo appunto di alterare il clima, in una sorta di guerra del grano e del sole invisibile e a distanza. Una tesi che non ha mai trovato credito naturalmente presso la comunità scientifica. Ma che poggia su  osservazioni e dati di fatto incontrovertibili. Dicono, per esempio, i complottisti che i gas caldi (mix di vapore acqueo e gas combusti) che fuoriescono dai motori degli aerei venendo a contatto con l’aria fredda dell’atmosfera innescano il processo della condensazione: il vapore acqueo si trasforma in piccoli cristalli di ghiaccio soggetti all’evaporazione. Dicono che le scie di condensazione si dissolvano in circa 30-50 secondi (in casi particolari posso permanere nell’aria per pochi minuti) e pertanto non possono essere lunghe. Inoltre si formano a quote superiori a 8 mila metri, a un tasso di umidità non inferiore al 70% e a temperature inferiori ai 40 gradi.

Ma cosa vediamo noi? Ogni giorno se alziamo lo sguardo verso l’alto non possiamo non notare bianche frecce, che si dipanano lunghissime in cielo, sono tante, vicine e si espandono fino a offuscare la luce, a renderla fredda e diversa da come la conosciamo.

Qualche dubbio allora viene.

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