Il guaio del nostro tempo è che il futuro non è più quello di una volta.

Paul Valéry

BRAVO BRASILE!

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Che il Brasile viva un momento difficile e’ ben noto a tutti ma qui’ non voglio parlare di politica o di economia, voglio parlare del Brasile come popolo e dei brasiliani.

L’appuntamento olimpico era una tappa necessaria ma ricca di incognite : la sicurezza, l’organizzazione, l’immagine del paese, l’occhio di tutto il mondo su questo paese, le polemiche, ecc.ecc.

Ecco, il Brasile ha superato a pieni voti questa prova.

I simboli di una regia impeccabile c’erano tutti. Una  grande festa di colori e di musica,una scenografia mozzafiato,una coreografia eccellente; un panorama, quello di Rio e del Maracana’, tra i piu’ belli del mondo.

E i contenuti che il Brasile ha voluto trasmettere. Ricordare a tutto il mondo chi siamo e da dove veniamo, la terra spesso maltrattata e vilipesa e’ il nostro mondo e trasmettere il messaggio che l’uomo puo’ e deve progredire rispettando il suolo dove vive e proteggendolo e’ un messaggio quanto mai attuale. le immagini virtuali vogliono dire questo : la stupefacente bellezza della terra e il cammino prodigioso dell’uomo ma teso alla difesa del globo e non della sua sistematica distruzione. I bambini che hanno accompagnato la sfilata delle squadre con in mano una piantina sono un simbolo importante e commuovente. L’idea che ogni atleta ha piantato un seme che crescera’ e formera’ la foresta olimpica e’ geniale e significativa.

Grande orgoglio nelle parole ricche di emozione del presidente del comitato olimpico nazionale che , da ex uomo di sport e ora massimo dirigente dello sport brasiliano,  ha ricordato quanta fatica ci sia voluta per arrivare fino a li’, a Rio e al Maracana’, di quanto orgoglio fosse pieno il suo cuore. Non parole di circostanza ma una vibrante emozione.

Grande anche l’idea di una squadra di rifugiati a ricordare un dramma dei nostri giorni in Brasile, terra di immigrazione e dove vivono tante comunita’ diverse tra loro ma tutte integrate e accolte con allegria.

Tutto questo tra musica, spettacolo, samba, costumi, una grande festa dello sport ma anche una grande festa del popolo brasiliano che oggi, almeno oggi, ha dato una grande prova di professionalita’, di modernita’ e di valori.

Spesso tutto cio’ viene percepito come patrimonio di popoli e di paesi che fanno della professionalita’ un vanto ma oggi ha vinto la fantasia e la capacita’ di inventare e l’allegria di un popolo latino e forse anche noi italiani  portiamo quei valori dentro cosi’ come la capacita’ di vivere situazioni difficili uscendone alla grande.

Anche come italiani possiamo essere orgogliosi della nostra squadra, salutata dal Maracana’ con l’amicizia e il legame che lega i nostri due paesi e la presenza italiana in Brasile.

Tre bellissime storie quelle dei tedofori e un bel messaggio quella dell’ultimo tedoforo : nella vita come nello sport si cade ma ci si rialza e si ricomincia.

Ora la parola alla competizione e alle gare ma due moniti non si dimentichino : la passione e la fantasia sono fondamentali e producono effetti spesso insperati e oggi si deve parlare bene di questo grande paese e lo sport e’ un grande veicolo di pace e di progresso.

Bravo Brasile !

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