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quando lo guardi cambia perché lo hai guardato.

Lee Tamahori

Canarie: L’MSP difende il dialogo tra Saharawi

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Per una soluzione pacifica nel Sahara

Il Movimento Sahrawi per la Pace (MSP), creato nell’aprile 2020, come movimento politico, alternativo al fronte polisario, al fine di promuovere la riunificazione dei Saharawi e la ricerca di una soluzione pacifica al conflitto del Sahara, sta organizzando la sua prima conferenza internazionale il 22 e 23 settembre 2022 a Las Palmas, nelle isole Canarie.

I lavori di questa Conferenza Internazionale per la Pace e la Sicurezza sono iniziati alla presenza di numerosi ospiti e politici spagnoli, chioukh e notabili delle Province meridionali e di alcuni personaggi mauritani.

La cerimonia di apertura è stata inaugurata dal sindaco di Las Palmas Augusto Hidalgo, seguita da un discorso dell’ex presidente del Parlamento ed ex ministro della Difesa spagnolo, José Bono, che ha evidenziato il coraggio del Primo Segretario del MSP e la sua determinazione a organizzare un incontro per il dialogo Saharawi-Sahrawi.

José Bono ha espresso la sua ammirazione per il Marocco, affermando che è l’unico Paese del mondo arabo a stabilire un modello aperto per la promozione dei diritti umani “sotto la guida di un Re che ha saputo porre fine agli anni di piombo” . D’altra parte, ha evidenziato le relazioni storiche tra Marocco e Spagna, citando le parole di Sua Maestà il Re Hassan II sul dialogo e il buon vicinato.

Di fronte all’intransigenza del Polisario, José Bono ha lasciato intendere che in politica vince sempre chi accetta di negoziare. Ha anche denunciato le condizioni infraumane in cui vivono le popolazioni dei campi di Tindouf, affermando che l’unica vittima di questo conflitto è il popolo Saharawi.

Successivamente, il mauritano Mohamed Ahmed Val, rappresentante della “Rete di unità e sviluppi” in Mauritania, ha esposto le relazioni storiche tra le tribù mauritane e quelle presenti nel Sahara marocchino indicando che formano un blocco incrollabile. L’esperto di diritti umani mauritano ha promesso di farsi portavoce di tutti i sahrawi che hanno subito violazioni dei loro diritti da parte del Polisario.

È stato quindi il turno dei chioukh e dei notabili delle province meridionali di rivolgersi al pubblico. Hanno affermato che il Polisario, nonostante le sue pretese, non è il legittimo rappresentante della popolazione sahrawi, mentre i tradizionali rappresentanti eletti delle tribù e gli sceicchi hanno dimostrato la loro capacità di unire le famiglie sahrawi su entrambi i lati del confine.

Gli sceicchi hanno anche sottolineato che questa conferenza è un appello alla popolazione saharawi a contribuire a una soluzione pacifica del conflitto e hanno ricordato che il MSP sta scommettendo sulla via pacifica e sul dialogo per la risoluzione del conflitto. A tal fine, hanno fatto appello alla comunità internazionale affinché la incoraggi a considerare l’effettivo contributo del MSP alla risoluzione del conflitto.

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