"Tutto è fatto per il futuro, andate avanti con coraggio".

Pietro Barilla

In Cina Museo che insegna il rispetto degli anziani

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o.245050La pietà filiale è stato sempre uno degli elementi caratterizzanti della cultura in Cina. Non stupisce, quindi, che abbia aperto 4 mesi fa il ‘Museo sulla pietà filiale’ fondato da Liao Lin a Qionglai, nella provincia sud-occidentale di Sichuan in Cina. Si tratta di un progetto costato più di un milione di dollari che rientra negli impegni del Governo per ripristinare antichi valori travolti dalla rapida crescita economica degli ultimi trent’anni. Tra questi, la devozione nei confronti dei genitori assume un ruolo di primo piano, così come testimoniano i numerosi riferimenti in merito negli scritti di Confucio, riportati all’interno della costruzione.

Tra vetrine e pannelli, la mostra raccoglie di più di una dozzina di storie di moderni modelli di pietà filiale. Fra questi, troviamo la vicenda del poliziotto Wang Chunlai che dedicò anni della sua vita alla cura dei suoi genitori costretti a letto: di tale dedizione rimangono come simboli i brandelli del letto e alcune pentole scolorite. Un’altra testimonianza di questi comportamenti esemplari è quella di due fratelli che, per realizzare il sogno della madre morente, la portarono a bordo di un carro- a metà tra una carrozza delle favole e una carriola- in giro per la Cina, visitando più di 600 tra paesi e città. Di questo viaggio rimangono alcune delle 12 paia di scarpe che vennero utilizzate, nonché la carrozza che ospitò l’anziana genitrice.

L’iniziativa ha suscitato opinioni contrastanti fra la popolazione C’è chi vede in quest’impegno governativo un alibi per deresponsabilizzarsi da un’azione di welfare nei confronti degli anziani che sempre di più in Cina vengono lasciati soli, abbandonati dai figli spesso emigrati per lavoro all’estero. Nel 2012, il Governo cinese tentò di accollare per legge la cura degli anziani sui figli, ma l’iniziativa si rivelò un grande flop. Da allora in poi essa è tornata ad essere responsabilità dello Stato, che l’anno scorso è riuscito a garantire solo 25 posti letto di accoglienza ogni 1000 anziani presenti nel Paese.

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