Ecco qual è il problema del futuro:
quando lo guardi cambia perché lo hai guardato.

Lee Tamahori

Colle Olivo: l’attaccabrighe di Ferentillo condannato al mutismo

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Lo sanno tutti nella Val Nerina che un certo 57enne, residente a Colle Olivo, frazioncina di 15 abitanti del Comune di Ferentillo, in provincia di Terni, è un attaccabrighe della più bell’acqua.
Ma non di quelli ‘veniali’: la sua fedina penale abbonda di procedimenti, finiti in condanna o ancora in corso, sempre per gli stessi reati, quali minacce, ingiurie, danneggiamenti, percosse. Sempre con le stesse parti lese, i suoi concittadini; sempre con una tracotanza da energumeno, malgrado le ripetute condanne o gli ammonimenti da parte dei militi della locale Stazione dei Carabinieri.

colle olivo attaccabrigheIn occasione della sentenza per un ennesimo processo subito per eventi dipendenti dalla sua aggressività, l’uomo si è visto destinatario di una misura di prevenzione assai singolare, richiesta dai CC e emanata dalla Corte d’Appello di Perugia, ossia la sorveglianza speciale di Pubblica Sicurezza per due anni.
In soldoni, il soggetto, considerato ‘pericoloso’, non potrà interloquire con nessuno degli abitanti della frazione di Colle Olivo, tranne che con i suoi diretti familiari.
Una tale decisione fa seguito ad un ammonimento orale, già rivolto al personaggio in questione da parte del Questore di Terni sin dal 2010 e da costui tenuto in non cale.

Niente da fare: il protagonista di questa singolare vicenda ha proseguito a infierire sull’intera popolazione (che, in realtà, non ci sembra particolarmente fitta. Domanda legittima: ma quanti di questi sono i suoi familiari, predestinati ad essere i parafulmini delle sue vessazioni, visto che all’uomo è permesso di avere rapporti con loro?) e, pertanto, si è reso necessario quest’ulteriore passo.
Il climax dei suoi comportamenti vessatori è stato costantemente in ascesa, fino a ricorrere a strumenti di offesa, alias armi improprie. Giusto, quindi, il provvedimento della magistratura.
Ma vista l’indomabile recidività, non sarebbe stato meglio quietargli i bollenti spiriti con un periodo nelle patrie galere?
E, ulteriore dubbio: se costui è talmente infiammabile, non è che la restizione avrà il potere di incattivirlo a tal punto da incentivare sue reazioni estreme?

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