"Tutto è fatto per il futuro, andate avanti con coraggio".

Pietro Barilla

Cybercrime, il pericolo dietro un semplice clic

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A volte è dietro un semplice clic che si nasconde il pericolo più grande. Facebook, Twitter, mail, Linkedln, niente è più sicuro nel mondo digitale. Parliamo del fenomeno del Cybercrime, il crimine informatico, che in occasione del mese di ottobre, dedicato alla sicurezza in rete, accende le luci su quello che accade sempre più spesso nel mondo web. Navigare in internet non è più così sicuro. Basta accendere infatti il nostro computer per essere esposti a spionaggi ed attacchi virtuali. A rivelarlo è il preoccupante rapporto del Clusit 2014, l’associazione italiana per la sicurezza informatica, che ha sottolineato un dato impressionante: nei primi sei mesi del 2014 il Cybercrime ha rappresentato il 60% degli attacchi analizzati, contro il 36% del 2011. Una doccia fredda per gli amanti del web, che evidenzia come tali attacchi siano aumentati in modo esponenziale negli ultimi anni, colpendo principalmente social network, reti governative e servizi cloud.

I social network, le principali vittime del Cybercrime

Saremo tutti spiati? A quanto pare lo siamo già. E a risentirne principalmente sono proprio i social network, quegli strumenti ormai diventati parti integranti, e spesso anche troppo presenti, della vita di ognuno di noi. Facebook apre la lista dei siti più pericolosi per noi utenti ma la situazione non è migliore per LinkedIn e Twitter, e non mancano le minacce con finalità di “dating online” come Badoo. La principale arma di attacco è il “phishing”, cioè l’invio di messaggi fuorvianti che induce a cliccare un link o a fornire informazioni riservate.

I mille volti del crimine informatico
E nel futuro non si salveranno neanche i servizi cloud, vista la diffusione di tablet e smartphone. Ma ad essere attaccati non sono solo i semplici utenti. Il Cybercrime si spinge anche oltre, fino all’hacktivism, cioè il cosiddetto Cyber spionaggio e le invasioni online di tipo politico; fenomeni gravi che causano gravi perdite per imprese pubbliche, private e governi. Il crimine informatico insomma non risparmia proprio nessuno, anzi mostra un potere sempre più influente che spesso nemmeno gli organi statali riescono a frenare.

L’informazione, l’arma vincente contro il killer virtuale
Per questo motivo sono utili iniziative come quella dell’Enisa (European Union Agency for Network and Information Security), organizzatrice del Security Summit tenuto pochi giorni fa a Verona, e che dedica il mese di ottobre alla sicurezza informatica, promuovendo diversi eventi nei ventisette paesi membri dell’Unione Europea, attraverso i quali si intende estendere la conoscenza delle minacce informatiche e dei metodi per contrastarle. Perché forse è solo una corretta informazione ormai che può permetterci di sconfiggere il nemico virtuale e tornare a navigare sicuri.

Anita Zeipi

L'Autore

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