Il bracco di ferro all’interno della Bce tra Mario Draghi e l’ortodossia tedesca ha partorito giovedì scorso un discorso di Draghi che ha deluso i mercati finanziari che hanno registrato una forte correzione. Verso sera si diffondevano voci che riferivano che la Bce avrebbe affrontato il tema del Quantitative Easing (acquisto di obbligazioni statati e aziendali europee) nel prossimo meeting di gennaio e si appresterebbe a lanciarlo entro il primo trimestre 2015.
Il dubbio sul Quantitative Easing
Il comportamento rialzista dei mercati si basa sulla convinzione del tutto fondata che il QE sia essenziale per tenere a galla la barca europea. Ne trarranno beneficio gli investitori, ma l’economia?
Il QE avrebbe avuto ben altro effetto se lanciato immediatamente dopo la crisi del 2008 ed accompagnato a politiche fiscali espansive. Ora la sua efficacia nello stimolare l’economia è molto dubbia.
Farà bene alle imprese esportatrici grazie all’ulteriore indebolimento dell’euro, ma sono quelle che sono già in grande salute, molte delle quali abbandonano il paese, dalla Fiat a Gtech (la ex Lottomatica) spostano mercato di quotazione e sede legale all’estero.
(cos’è l’alleggerimento quantitativo o quantitative easing. fonte wikipedia)
Mario Zanco